10 giorni in Scozia: il diario di viaggio – Day 1 & 2
E’ sabato 12 agosto ed io ormai non sto più nella pelle. Stasera partiamo per il tanto atteso viaggio in Scozia, oggi comincia il mio diario di viaggio!
Il nostro volo Ryanair parte alle 22.35 da Venezia perciò ceniamo a casa, più o meno all’orario in cui mangiano le galline.
Poco importa, siamo in partenza e non vogliamo rischiare di fare tardi.
Peccato che, una volta all’aeroporto, troviamo una spiacevole sorpresa: il nostro volo è in ritardo è partirà alle 23.50.
Faccio due calcoli veloci e realizzo immediatamente che stanotte potremmo dormire circa 4 ore.
Luca, manco mi leggesse nel pensiero, mi guarda malissimo e mi dice che lui lo sapeva che non avrei dovuto prenotare il ritiro dell’auto alle 8 il giorno successivo.
Certo Luca, cosa sei, un veggente?
Per fortuna l’aereo non fa ulteriori ritardi e poco prima delle 3 crolliamo in hotel, l’Ibis Budget Hotel Edinburgh Park, con la sveglia impostata poco prima delle 7 del mattino.
Riusciremo a svegliarci domani?
Domenica 13 agosto
Quando la sveglia suona faccio fatica a realizzare dove sono. Ma certo, sono in Scozia! Sono andata a letto circa 4 minuti fa ma sono in Scozia!
Luca non da segni di vita quindi decido di prepararmi e lasciarlo dormire ancora un pò dato che dovrà guidare per tutto il giorno un minivan al contrario.
Oggi infatti il programma è serratissimo: noleggio auto alle 8, visita a Saint Andrews e al castello di Dunnottar e poi su fino ad Inverness dove passeremo la notte.
Facciamo colazione e alle 7.45 in punto saliamo sul taxi che ci porterà alla sede Arnold Clarke dell’aeroporto, dove è previsto il ritiro della vettura.
Qui sbrighiamo tutte le pratiche, carichiamo i bagagli e saliamo sul nostro minivan, un Mercedes Vito un pò vecchiotto ma comodo e funzionale.
Inizia il nostro on the road Scozzese!
Lasciamo Edimburgo e facciamo rotta verso la prima tappa del giorno, la bella Saint Andrews, dove si sono conosciuti William e Kate, i futuri re e regina d’Inghilterra.
C’è un bel sole e non fa freddo. Ma la Scozia non era quel paese in cui piove quasi sempre anche d’estate?!
Parcheggiamo gratuitamente al St Andrews Public Parking, accanto ai campi da golf, ed iniziamo la visita della cittadina.
Saint Andrews è deliziosa: vediamo l’università, il Castello, la cattedrale e il bel porticciolo dove gli studenti della Saint Andrews University, ogni domenica alle 12 nel periodo scolastico, sfilano con le loro tonache rosse.
Purtroppo non troviamo nessuno che ci presta una tonaca rossa quindi la foto di rito, quella sul lungo molo, ci tocca farla in jeans e maglietta.
C’è un clima meraviglioso e non me ne andrei più finche Luca, con il tono delicato che lo contraddistingue, mi ricorda che non possiamo mica stare qui tutto il giorno visto che il mio programma di oggi prevede di attraversare tutto il Regno Unito.
Sempre il solito esagerato!!
A malincuore quindi ci allontaniamo dal mare, facciamo qualche altra foto nei pressi della cattedrale, un salto al bar dove si sono incontrati William e Kate e poi visitiamo il centro storico dove in questi giorni è allestito il Luna Park.
Tra le bancarelle mangiamo qualcosa al volo e poi torniamo sui nostri passi, diretti al Saint Andrews Old Course, il più antico e famoso campo da golf del mondo.
Luca, che ne dici, ingaggiamo il loro giardiniere per il giardino di casa nostra?
A mezzogiorno e mezzo ripartiamo per il castello di Dunnottar, dove arriviamo verso le 14 indecisi se suicid…. avviarci sulla ripida scalinata che permette di raggiungerlo e visitarne gli interni oppure limitarci ad ammirarlo dai vari viewpoint.
La vista è di quelle meravigliose ed il castello sembra uscito direttamente da un libro di favole.
Peccato che, gli scalini che lo raggiungono, tutto sembrano fuor che una favola.
Siamo indecisi, lo visitiamo o no sto castello? La affrontiamo o no la lunghissima scalinata da fare prima in discesa e poi in salita?
Facciamo due passi, ci pensiamo ancora un pò e poi decidiamo che le nuvole sopra le nostre teste potrebbero portare pioggia e non abbiamo voglia di lavarci.
Bella scusa, vero?!
In fondo, come dice Luca, oggi dobbiamo attraversare tutto il Regno Unito ed è meglio non attardarsi troppo. Dai, facciamo qualche altra foto e poi torniamo alla macchina!
Sotto qualche goccia di pioggia (visto che piove davvero?! ) ci mettiamo in marcia verso Inverness, tappa finale della nostra lunghissima giornata.
Com’è che per la prima volta mi manca il jet lag, quello che negli USA mi aiutava a rimanere sveglia tutto il giorno senza problemi anche svegliandomi alle 4 di notte?
Adesso sono stanca morta e non vedo l’ora di arrivare ad Inverness per stendermi un pò prima di andare a cena.
Le poche ore di sonno si sentono eccome!!
Anche Luca non è messo meglio perciò, appena arriviamo al Jacobite Rose, entrambi crolliamo a letto per riposarci un pò.
Staremo forse diventando vecchi?!
I miei genitori invece sono attivi e pimpanti e alle alle 18.45 bussano alla nostra porta insieme a mia sorella per ricordarci che dobbiamo uscire per la cena prenotata alle 19.45 da Johnny Foxes, in centro ad Inverness.
Ancora assonati camminiamo sul lungofiume, facciamo un giretto per le “affollatissime” vie del centro, vediamo l’iconica statua dell’unicorno e poi andiamo a cenare nel pub tipico.
Io prendo un filetto di cervo meraviglioso, accompagnato da un ancor più meraviglioso purè al tartufo, il tutto annaffiato dall’Innis & Gunn, la mia birra scozzese preferita.
Posto consigliatissimo!
Con lo stomaco pieno torniamo a piedi in hotel, ammirando il nostro splendido primo tramonto scozzese, il primo di un’inaspettata lunga serie.
Ma in Scozia non doveva piovere sempre? Evidentemente piove soltanto quando ci sentiamo vecchi e dobbiamo evitare le scalinate della morte.
Per fortuna sono sicura che domattina, dopo 8 bellissime ore di sonno, io e Luca torneremo magicamente giovani.
A domani Scozia, ci piaci già!!
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