Una settimana in Marocco, il diario di viaggio
Siamo appena rientrati da una settimana in Marocco ed abbiamo ancora negli occhi e nel cuore tutte le meraviglie del nostro incredibile itinerario di 7 giorni.
Abbiamo scelto di visitare il sud del paese vedendo Marrakech, le Kasbah e il deserto.
Non ancora sazi di meraviglie abbiamo proseguito verso nord, attraversando paesaggi meravigliosi per visitare uno dei miei pallini, la città blu di Chefchaouen.
E’ stato un viaggio stupendo, reso indimenticabile dall’agenzia locale alla quale ci siamo affidati, “Marocco da Scoprire“.
Marocco da Scoprire offre meravigliosi tour personalizzati: per tutta la settimana abbiamo avuto a disposizione una nuovissima auto privata, un bravissimo driver parlante italiano, le migliori strutture alberghiere e visite guidate in tutte le principali località del Marocco.
Non male, vero?
Scopriamo insieme le tappe della nostra meravigliosa settimana in Marocco con Mohssin, il nostro fantastico driver, e Marocco da Scoprire!
Una settimana in Marocco, scegliere l’itinerario
Quando organizzi un viaggio vorresti poter vedere tutto.
Peccato che, con una sola settimana a disposizione, si debbano fare delle scelte decidendo tra il sud del Marocco e le città imperiali.
Noi non abbiamo mai avuto alcun dubbio: avremmo visto il sud del Marocco percorrendo l’itinerario migliore a livello paesaggistico, quello da Marrakech a Fès passando per il deserto di Merzouga.
Marocco da Scoprire poi ci ha organizzato le tappe, inserito le soste più interessanti, prenotato gli hotel più carini e scorrazzato in giro per tutta la durata del nostro viaggio.
Un gran bel relax visti i minacciosi e frequentissimi posti di blocco della gendarmeria sparsi per tutte le strade del paese!
Le tappe del nostro itinerario
Il nostro è stato un itinerario molto vario.
Abbiamo visto 2 città imperiali, scoperto le Kasbah più particolari, camminato tra le dune del deserto e visitato sia paesini sconosciuti che famosissimi.
Il meteo a maggio è stato quasi perfetto, con una sola giornata di vento forte in cui abbiamo dovuto indossare un giubbino leggero.
Partiamo con il racconto del nostro bellissimo tour di una settimana in Marocco!!
Bologna – Casablanca – Marrakech
Venerdì 19 maggio è il giorno della partenza.
Il programma è partire da Venezia con Royal Air Maroc, atterrare a Casablanca per ammirare la famosa moschea sul mare ed arrivare nel tardo pomeriggio a Marrakech.
Peccato che il nostro volo viene annullato per sciopero il giorno prima e l’unica soluzione è farci riproteggere sul volo delle 19 da Bologna, l’unico aeroporto escluso dallo sciopero a causa dell’alluvione in Emilia Romagna.
Ce la faranno i nostri eroi ad arrivare in Marocco?
Per fortuna l’aereo da Bologna parte e, anche se con parecchie ore di ritardo, riusciamo ad arrivare all’aeroporto di Casablanca.
Qui troviamo ad aspettarci Mohssin di Marocco da Scoprire, il fantastico driver che ci accompagnerà per tutta la settimana.
Ovviamente visitare la moschea alle 23 passate è impensabile perciò prendiamo subito l’autostrada che ci porterà a Marrakech, dove passeremo la notte al bellissimo Riad Ksar Al Amal.
A domani Marocco!
Marrakech
Quando ci svegliamo non ci sembra vero: siamo in Marocco, siamo a Marrakech!
Ci prepariamo ed andiamo a fare colazione in terrazza, non sapendo ancora che ci aspetta la tipica colazione marocchina con succhi, yogurt, crepes, pancakes, dolci e tante altre prelibatezze.
Seduti al tavolo, quando una dopo l’altra arrivano le pietanze, restiamo increduli. Cos’è tutto questo ben di Dio?
Con la pancia pienissima ci alziamo, pronti per la nostra visita guidata della città.
Visitiamo il Palazzo El Bahia, i vari Suq e la famosissima piazza Jamaa el Fna, il cuore di Marrakech.
Poi, accompagnati da Mohssin, andiamo a vedere i giardini Majorelle, una delle attrazioni più belle e celebri della città.
La fama è meritatissima: ci sembra di essere finiti in un mondo tutto blu, contornato da palme, fiori e fontane.
Non ci accontentiamo dei giardini e visitiamo anche il museo Berbero (meravigliosa la riproduzione del cielo stellato) ed il vicino museo di Yves Saint Laurent.
Giornata finita? Ma nemmeno per sogno, ci aspetta ancora uno degli highlights del viaggio, piazza Jamaa el Fna al tramonto.
Grazie ai suggerimenti di Marocco da Scoprire scegliamo una terrazza super panoramica e riusciamo a goderci il tramonto sulla piazza da uno dei tavoli in prima fila.
Un’emozione indescrivibile al punto che mi sono fatta dare un pizzicotto da Luca per convincermi che fosse tutto vero.
Per cena, sempre su suggerimento di Marocco da Scoprire, decidiamo di provare uno dei tantissimi banchetti street food della piazza.
Gironzoliamo un pò e alla fine decidiamo per il pesce fritto, buonissimo ed economicissimo.
E’ ora di fare ritorno al nostro riad, dove veniamo accolti da tante luci soffuse a creare un’atmosfera magica.
Qui al Riad Ksar Al Amal sembra davvero di stare in un libro di fiabe, come faremo a lasciarlo domani?!
Marrakech – Ait Ben Haddou – Gole del Dadès
Dopo l’abbondantissima colazione, senz’altro la migliore della vacanza, lasciamo il bellissimo Riad Ksar Al Amal per salire a bordo della nostra auto privata.
Oggi inizia ufficialmente il nostro on the road di una settimana in Marocco!
Mohssin carica tutte le nostre valige e Luca è al settimo cielo, per una volta non dovrà essere lui a caricare e scaricare ogni giorno il mio enorme valigione dall’auto.
Il cielo oggi è velato ed il calduccio di ieri ha lasciato posto ad un’arietta gelida.
Oggi dobbiamo attraversare le montagne e speriamo che pian piano il tempo migliori. Ah, che povera illusa!
Sulla catena dell’Alto Atlante il cielo è nerissimo e la macchina segna 7 gradi. Ma in Marocco a maggio a non dovrebbe fare caldo?
Scendiamo giusto il tempo di fare le foto di rito e poi risaliamo, diretti alla Kasbah più famosa del Marocco, quella di Ait-Ben-Haddou.
Mohssin non ci fa percorrere la strada principale ma quella secondaria, circondati da rocce rosse e panorami che tolgono letteralmente il fiato.
Poi, una volta ad Ait-Ben-Haddou, veniamo completamente conquistati da questa Kasbah patrimonio dell’umanità dell’Unesco dove sono stati girati parecchi film.
Il Gladiatore vi dice nulla?
Visitiamo l’incantevole città, facciamo le foto dal punto panoramico e poi pranziamo benissimo in un ristorante locale.
Passiamo il pomeriggio a visitare un’altra bellissima Kasbah, quella di Amridil, e a percorrere la straordinaria strada tra le gole del Dades.
In cielo c’è il sole ma il fortissimo vento gelido non accenna a diminuire. Mohssin ci dice che nel deserto è in corso una tempesta di sabbia, per fortuna non dovevamo andarci oggi!
Infine, per concludere in bellezza, andiamo ad ammirare il bellissimo punto panoramico sui tornanti delle gole del Dades.
Ma che meraviglia è?!
Dopo una serie infinita di scatti torniamo sui nostri passi per recarci all’albergo di stasera, l’Hotel Babylon Dades, immerso tra le rocce rosse delle gole.
Mangiamo ed andiamo a letto con una preghiera: domani andiamo nel deserto, questo ventaccio DEVE sparire!
Gole del Todra – Merzouga (deserto Erg Chebbi)
E’ il gran giorno, uno dei più attesi del viaggio: oggi si va nel deserto, stasera faremo l’escursione coi dromedari al tramonto.
Vento permettendo, s’intende.
Apro la finestra con un pò di timore ma per fortuna qualcuno ha ascoltato le mie preghiere ed il vento è molto diminuito. Secondo le previsioni sembra sparirà quasi completamente nel corso della giornata.
Dai che forse l’escursione è salva!
Partiamo con calma dall’hotel, facciamo qualche sosta panoramica e poi ci rechiamo alle famosissime Gole del Todra, un altro highlight di una settimana in Marocco.
Mohssin ci lascia all’inizio delle gole, lasciandoci tutto il tempo per visitarle.
Il posto è magico ma affollatissimo, tanto che devo aspettare vadano via i due pullman per avere una foto decente.
Ma com’è che queste gole mi sembrano così familiari? A cosa assomigliano?
All’improvviso l’illuminazione: le gole del Todra mi ricordano incredibilmente Zion, uno dei miei parchi preferiti dell’ovest degli USA.
Lo dico a Luca, pronta a sentirmi dire che sono fissata e penso sempre all’America.
Lui invece mi sorprende e conferma la mia sensazione, queste gole assomigliano davvero ad una parte di Zion!
Sogno o son desta? Mi ha dato ragione? Luca ti prego, non scatenare una tempesta di sabbia, stasera dobbiamo andare nel deserto!
Visitiamo le gole e poi risaliamo a bordo dell’auto di Mohssin, pronti a dirigerci verso l’agognato deserto facendo qualche sosta.
Alle 18.30 non c’è un filo di vento, il termometro segna 28 gradi e noi siamo pronti a realizzare il sogno dell’escursione in dromedario sulle dune.
Guidati dal nostro cammelliere arriviamo alla duna prescelta per il tramonto.
Lui non parla inglese, non parla francese, non parla nessuna lingua a noi conosciuta.
Tuttavia, appena prende in mano il mio cellulare, capisco che siamo fortunatissimi dato che probabilmente in un’altra vita faceva il fotografo.
I suoi scatti sono meravigliosi ed io e Luca ci ritroviamo con un vero e proprio book fotografico di questa serata indimenticabile.
Il sole sparisce all’orizzonte e noi facciamo rotta al Beldi Camp, il nostro campo tendato, in sella ai dromedari.
Qui ritroviamo Mohssin, le nostre valige, e dopo cena passiamo una di quelle serate che si ricordano per sempre.
I ragazzi del campo infatti hanno acceso un falò e trascorriamo la serata seduti intorno al fuoco, a cantare e a guardare l’incredibile distesa di stelle sopra le nostre teste.
Buona notte, Beldi Camp!!
Merzouga – Rissani – Merzouga
Ci svegliamo con il rumore di un phon nelle orecchie. Cosa sta succedendo?
Guardiamo timidamente fuori dalla finestra della nostra tenda e capiamo subito da dove proviene il rumore: si tratta del vento, nella notte è tornato e adesso c’è sabbia dappertutto e un’aria che ti porta via.
Viste le previsioni sapevamo sarebbe successo, ragion per cui la sera prima abbiam deciso di non alzarci per vedere l’alba.
Com’è che ho sensazione che Luca sia stato particolarmente felice di evitarsi l’alzataccia?!
Fatto sta che andiamo a fare colazione, prepariamo le valige e quando usciamo dalla tenda pronti a lasciare il campo il vento sta piano piano diminuendo e noi siamo pronti per andare a conoscere la popolazione nomade, le cui tende sono sparse nel deserto.
Si tratta di un’esperienza particolare, che probabilmente non avrei mai inserito nell’itinerario se non mi fosse stata raccomandata da Marocco da Scoprire.
Saliamo a bordo dell’auto di Mohssin e passiamo quasi tutta la mattinata a rendere felici i bambini con abbigliamento, cioccolato ed altri piccoli pensieri.
Loro ci accolgono facendoci vedere le loro case, mostrandoci come fanno il pane, offrendoci the e dolcetti.
Viviamo un’esperienza emozionante, una di quelle giornate che ti riappacificano con il Mondo e che ricorderai per sempre.
Grazie Marocco da Scoprire!!
Lasciamo il deserto ed andiamo a Rissani, dove vediamo la celebre porta della città e ci perdiamo nel mercato tra spezie, verdura, animali e chi più ne ha più ne metta.
Dopo pranzo (alle 14 passate) facciamo di nuovo rotta verso il deserto, dove Mohssin ci porta a vedere l’oasi di Igrane.
Il posto, circondato dalle dune, è di quelli magici.
Il caldo si fa sentire perciò ci dirigiamo verso l’hotel di stasera, il meraviglioso Dar Morocco, dove ci aspetta una vista super ed un tuffo in piscina.
L’acqua è gelida ma come si può resistere ad una location così?!
Rinfrescati ci prepariamo e poi andiamo a cenare. Stasera si va a letto presto, domani ci aspettano 7 ore di macchina e la sveglia è impostata prestissimo.
Merzouga – Ifrane – Fes
Ci alziamo con un pò di malinconia: è arrivato il momento di lasciare il deserto, le dune ed il Dar Morocco, il fantastico hotel di stanotte.
Facciamo colazione e carichiamo tutto in auto, pronti per la traversata oceanica che ci porterà da Merzouga a Fes, passando per Ifrane.
Sono 7 ore di auto che non ci spaventano dato che negli USA abbiamo fatto di peggio, con un record di ben 10 ore alla guida.
Mohssin è puntualissimo e alle 9 in punto lasciamo l’hotel, riempiendoci gli occhi di panorami fantastici lungo la strada.
Il colore predominante è il rosso, il mio preferito, e non posso fare a meno di pensare a quanto sono fortunata ad essere qui, circondata da tante meraviglie.
Poi, proseguendo verso nord, il rosso lascia il posto al giallo regalandoci un panorama completamente diverso ma altrettanto bello.
Il tempo passa veloce e verso le 15 arriviamo ad Ifrane, la Svizzera del Marocco.
Si tratta di una delle più famose località di villeggiatura del paese e tutto è curatissimo: in inverno ci sono piste da sci ed impianti sciistici mentre in estate sentieri ed infinite possibilità di fare trekking.
Il paesino è piccolo quindi facciamo un breve giretto per sgranchirci le gambe, un paio di foto a noi e alle scimmiette, e poi ripartiamo alla volta di Fès.
Qui ci sistemiamo al Riad Fez Yamanda e, dopo il tipico the di benvenuto, andiamo alla scoperta di Fes.
L’impatto con la città non è dei migliori: tutto è molto caotico, ci sono un miliardo di vicoli ed è facile perdersi dato che alcuni negozianti ti dicono che la strada che stai percorrendo è chiusa soltanto per indirizzarti al loro negozio.
Proseguiamo la visita della Medina stando ben attenti a seguire soltanto le due vie principali e poi scegliamo di andare a cena al Cafè Clock, un ristorante con terrazza molto carino consigliatoci da Marocco da Scoprire.
Dopo cena torniamo al nostro alloggio, stando ben attenti a non perderci. Per fortuna il Riad Fez Yamanda è molto centrale e riusciamo a raggiungerlo senza particolari problemi.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare Marocco da Scoprire per la scelta dell’alloggio, la cui posizione centrale è fondamentale per muoversi a Fès con tranquillità.
Fes – Ouazzane – Chefchaouen
Mi sveglio in una nuvola di felicità, oggi è il giorno di Chefchaouen, la famosissima città blu che sogno di vedere da anni.
Sto canticchiando e Luca ancora assonnato mi guarda malissimo, chiedendomi come faccio ad essere così pimpante di prima mattina.
Ma come, ancora non si è abituato? Siamo sposati da un anno, ormai dovrebbe sapere che la mattina io sono una rompibal…. iperattiva!
Facciamo un’abbondantissima colazione al Riad Fez Yamanda e poi saliamo a bordo dell’auto di Mohssin.
La nostra destinazione finale è Chefchaouen ma prima ci aspetta una chicca poco conosciuta consigliataci da Marocco da Scoprire, la città verde di Ouazzane.
Dopo un bel pranzo a bordo piscina arriviamo a destinazione ed iniziamo a girare per la piccola medina verde.
Tutto è caratteristico ed autentico, con il plus di essere una località davvero poco conosciuta dove incontreremo pochissimi turisti.
E’ arrivato il momento di ripartire alla volta di Chefchaouen dove, dopo esserci sistemati al centralissimo Riad Assilah Chaouen, iniziamo verso le 17 la nostra visita.
Sono pronta a trovare fiumi di gente invece la situazione è tranquillissima, ci si muove senza nessun problema. Dove sono finiti tutti? Chefchaouen non dovrebbe essere al limite dell’invivibile nel pomeriggio?
Evidentemente siamo molto fortunati perchè tutti ci dicono che oggi il paesino è stranamente tranquillo, talmente tranquillo che non serve nemmeno aspettare il proprio turno per fotografare le location più instagrammabili.
Luca incredibilmente si presta a tutte le foto, non brontola ed è stranamente contento. Cosa starà tramando?
Lo capisco appena parliamo dei programmi per il giorno dopo, quando mi dice che non sarà più necessario alzarsi all’alba per fare le foto perchè le abbiamo già fatte TUTTE quante.
Ecco a cos’era dovuto il suo buon’umore!
Non posso dargli torto quindi terminiamo la visita della città, mangiamo qualcosa e poi programmiamo una sveglia ad orari umani per l’indomani.
Non vedremo l’alba ma andremo alla scoperta di altri angoli di Chefchaouen, la meravigliosa città blu di cui mi sono letteralmente innamorata.
Chefchaouen – Volubilis – Fes
Quando suona la sveglia ancora non mi sembra vero, sono a Chefchaouen, sto visitando la famosissima città blu!
Dopo la solita abbondante colazione continuiamo la vista della città, andando a caccia di vicoletti caratteristici e spot instagrammabili.
Poi, una volta girata in lungo e in largo, decidiamo di concederci un drink prima di ripartire alla volta della prossima tappa.
Ne approfittiamo per sistemare le foto e darci un pizzicotto a vicenda: la città blu è addirittura meglio di come la avevamo immaginata.
Non c’è una via blu, un quartiere blu o un paio di case blu. A Chefchaouen è quasi TUTTO blu, talmente blu che quasi m’aspettavo di incontrare un puffo camminando per le vie.
Battute a parte la location merita tutta la fama di cui gode e nonostante si tratti di un luogo super turistico è uno di quei posti da inserire assolutamente in un itinerario di una settimana in Marocco.
Purtroppo è arrivato il momento di tornare coi piedi per terra e lasciare Chefchaouen perciò torniamo al Riad Assilah Chaouen dove ci aspetta Mohssin, pronto ad accompagnarci alla macchina per caricare le valige.
La prossima tappa è Volubilis, il sito archeologico più importante del Marocco.
Una volta a destinazione mangiamo qualcosa e poi iniziamo la visita con il sole che va e viene.
La temperatura non è alta ma il caldo è allucinante, soprattutto perchè io da vera genia stamattina ho ben pensato di indossare una canottiera tutta nera.
Com’è che improvvisamente mi sembra di essere Luca, intenta a cercare l’ombra tra una foto e l’altra? Dai Giò, ripigliati!
Il sito di Volubilis comunque è molto bello e nonostante il caldo un’oretta passa senza che ce ne accorgiamo.
Ripartiamo quindi alla volta di Fes, per raggiungere il nostro centralissimo Riad Fez Yamanda e cenare in un locale scelto per noi da Marocco da Scoprire.
Quando arriviamo al locale prescelto restiamo a bocca aperta: non solo abbiamo un tavolo riservato nella terrazza panoramica ma qui servono anche alcolici.
E’ ora di fare aperitivo e poi cenare, domani è l’ultimo giorno di viaggio, bisogna bere per dimenticare!
Fes – Treviso
E’ il nostro ultimo giorno in Marocco ed inevitabilmente ci svegliamo che siamo un pò tristi.
Facciamo colazione e ci prepariamo per la visita della città: vediamo il centro della medina, le concerie, il quartiere ebraico ed il Palazzo Reale.
Il tempo vola e ben presto arriva ora di pranzo, che facciamo velocemente in un localino del centro.
Ci guardiamo a vicenda, quasi increduli che questa avventura stia già per finire. Come ha fatto a passare così in fretta la nostra settimana in Marocco?
Andiamo a riprendere i bagagli e saliamo per l’ultima volta in auto con Mohssin, diretti all’aeroporto di Fès dove ci aspetta il nostro volo Ryanair diretto a Treviso.
Fortunatamente quest’oggi non ci sono scioperi e l’aereo lascia puntuale il suolo marocchino.
Dall’aereo non possiamo fare a meno di guardare a terra un’ultima volta, ammirando quei paesaggi di cui tanto ci siamo innamorati in questi giorni.
Entrambi siamo consapevoli che questo non sarà un addio e prima o poi torneremo a visitare questa terra che tanto ci ha emozionato e conquistato.
Il nostro viaggio, grazie a Mohssin e all’organizzazione perfetta di Marocco da Scoprire, è stato qualcosa che porteremo nel cuore per sempre.
A presto, Marocco!!
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