Viaggiare non è mai abbastanza.

Provenza 2020: Diario di viaggio – Day 3

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Il mondo non è finito nonostante la bellissima foto di ieri sera quindi ci svegliamo, facciamo un’altra meravigliosa colazione alla francese accanto alla piscina e ci mettiamo subito in marcia.

Oggi iniziamo la giornata visitando Roussillon ed il sentiero delle Ocre, speriamo così di trovare meno caldo (Luca) e meno gente (io).

Arriviamo, parcheggiamo nell’enorme parcheggio a pagamento e ci avviamo verso l’ingresso dove ci sono pochissime persone. Evviva, c’è poca gente!

Per quanto riguarda il caldo invece?

Per me si sta benone ma c’è chi non è d’accordo.

Luca infatti inizia a brontolare già di prima mattina, lamentandosi come suo solito del caldo e dicendomi che si muore e che probabilmente sono già 40 gradi.

Io, che ormai lo conosco e so quanto gli piace esagerare quando si tratta di caldo, tiro fuori il termometro del cellulare mostrandogli con un sorrisone a 42 denti che in realtà sono soltanto 22 gradi.

E vorrei ben vedere, sono soltanto le 9 di mattina!

Il sentiero è meraviglioso, la gente è ancora pochissima e a me sembra di essere tornata indietro nel tempo, nel 2017, a camminare tra gli hoodos del Bryce Canyon.

Meno male che non sono tornata nel 2016 e non sono a cavallo!! :4_joy:

Anche Luca ha la stessa sensazione ed entrambi, anche se per un ora soltanto, ci sentiamo come in America.

 

sentiero ocre roussillon

sentiero ocre

sentiero ocre

 

Purtroppo la sensazione di essere tornati nel 2017 dura troppo poco e ben presto torniamo in Francia, nel 2020, durante una pandemia globale.

La Francia mi va bene, essere invecchiata di qualche anno pure.. ma non è che si potrebbe eliminare la pandemia globale? :4_joy: 

Percorriamo tutto il sentiero ed usciamo dal parco rosso, soddisfatti e pronti a visitare la bella Roussillon, un particolare e carinissimo paesino dai caldi colori ocra, unico nel suo genere.

 

borghi provenza

roussillon

roussillon

borghi provenzaborghi provenza

 

Il caldo ormai è diventato soffocante e Luca non vede l’ora di risalire in auto per andare a Isle sur la Sorgue, dove si svolge il tipico mercato domenicale.

Isle è molto bella ma visitarla di domenica, col mercato, è un un incubo visto che dopo aver girato mezz’ora per trovare parcheggio ci ritroviamo in un paese invaso da abitanti e turisti, dove è quasi difficile camminare dalla quantità di gente che c’è.

Per fortuna Luca non si smentisce mai e alla fine un parcheggio lo troviamo, entrando poi al mercato da una viuzza laterale.

Ma quanta gente c’è? Per fortuna che dovrebbe esserci il distanziamento sociale! :4_joy: Nessuno porta la mascherina e c’è talmente tanta gente che camminando praticamente ci si sfiora.

Siamo forse finiti in un magico luogo dove non esiste il coronavirus? :17_heart_eyes:

No, semplicemente in Francia a nessuno sembra importare.

Isle sur la Sorgue comunque è bellissima, piena di canali, mulini e negozi di antiquariato. Non solo, nonostante il mare di gente è anche pazzescamente scenografica. :17_heart_eyes:

 

borghi provenza

borghi provenza

borghi provenza

borghi provenza

borghi provenza

 

Qui c’è troppa folla e i ristoranti sono tutti pieni quindi decidiamo di dirigerci verso Fontaine de la Vaclouse per il pranzo.

Usciamo dal mercato, stavolta dall’ingresso/uscita principale, e ci accorgiamo dell’enorme cartello: mascherina obbligatoria. E menomale che era obbligatoria, sai sennò?! :4_joy:

Risaliamo in auto e andiamo alla vicina Fontaine de la Vaclouse, pregustando già la visita e un buon pranzetto. Ma…cos’è questa coda? Si va avanti a passo d’uomo.

Un addetto ci comunica che i parcheggi sono pieni e quella è la coda per parcheggiare. Benissimo direi.

Che facciamo, aspettiamo per parcheggiare o cambiamo programma? Luca è esagitato, ha caldo, soffia e non ne può più di stare in fila quindi invece di attendere un posto proseguiamo verso altri lidi.

Dove andiamo? Optiamo per pranzare a Coustellet e poi visitare il museo della lavanda, per trovare un pò di refrigerio.

Adesso si che ci sono 40 gradi all’ombra!!

Serve che vi dica le condizioni psicologiche di Luca a questo punto della giornata o ve le lascio immaginare da soli?! :megalol: 

In pratica soffia, si lamenta e mi accusa di averlo portato all’inferno.:4_joy:

Meno male che adesso andiamo al museo della lavanda, con l’aria condizionata! Il museo è molto bello e non posso che consigliarvelo, non solo per il fresco all’interno.

 

museo lavanda provenza

 

Ormai è metà pomeriggio e chiedo a Luca cosa vuole fare, voglio evitare di farmi ammazzare da lui in preda ad un raptus provocato dal caldo. :4_joy:

Lui sceglie di andare a vedere l’abazia di Senanque, un vero gioiellino, davvero imperdibile da queste parti.

Arriviamo al cancello e…sembra esserci il finimondo.

Le macchine davanti a noi cercano parcheggio sui lati della stretta stradina che conduce all’abazia ma noi siamo più fortunati e una macchina che arriva dal senso opposto abbassa il finestrino, ci chiede se parliamo francese e ci dice di non diventare matti per parcheggiare qui, che più avanti c’è un parcheggio enorme semivuoto.

La gente che arriva non lo sa quindi impazziscono per trovare posto ai lati della strada, rischiando di strisciare la macchina.

Vedi Luca che sapere il francese ogni tanto serve? 

Proseguiamo ed effettivamente avevano ragione, il parcheggio è molto grande ed è semi vuoto. Per forza, parcheggiano tutti lungo la strada!

Fortunatamente la gente non è molta come sembrava ed il posto è magico anche se credo abbiano piantato la lavanda da poco.

 

 

Mentre io faccio milioni di foto Luca fa milioni di smorfie: “Questo è l’inferno Giò, l’inferno! Mi hai portato all’inferno!!!” :rolleyes:

Io dovrei dispiacermi ma in realtà mi viene da ridere, sta ovviamente pompando la cosa per farmi sentire in colpa :4_joy:

Mentre fingo di dispiacermi mi accorgo che non c’è più nessuno. “Luca, mi fai salire sul muretto che facciamo un selfie con l’abazia sullo sfondo?”

 

senanque abbazia

 

Eccola la sua faccia felicissima!!  “Peruz ma hai visto che faccia hai?!”

Lui mi risponde che è la sua (:4_joy:) e io lo prego di fare un altro tentativo.

“Va bene Giò ma l’ultima, altrimenti ti butto giù dal muretto :grin: ”

 

senanque abbazia

 

Nel secondo tentativo io nascondo l’abazia con la mia testa ma almeno lui non sembra stia andando al patibolo. Foto promossa, mica voglio cadere di schiena nel giardino dei monaci!! :4_joy:

Scendo dal muretto e con grande felicità di Luca andiamo allo shop, dove può rinfrescarsi un pochino.

Purtroppo il sollievo dura poco e ben presto torniamo alla macchina.

Mi chiede dove voglio andare adesso ma visto che è pomeriggio inoltrato e lo vedo sofferente gli propongo di tornare in hotel e andare a bere qualcosa a bordo piscina.

Per farlo passiamo di nuovo per Gordes, dove vorrei fare altre due foto sulla città.

Non c’è posto da parcheggiare quindi ci fermiamo proprio in mezzo alla strada, come avevamo visto fare a tanti il giorno precedente. Tanto qui non c’è nessuno, a chi vuoi che importi se anche ti fermi 30 secondi ad intralciare il traffico?

Lui resta in macchina al fresco con le 4 frecce, io scendo a fare le foto……..

 

borghi provenza gordes

 

….e arriva la polizia. :WallBash:

Ma proprio adesso dovevano arrivare questi?! Risalgo di corsa in auto ma è tutto inutile, Luca mi dice che ha visto che gli hanno fotografato la targa.

Benissimo direi…cazziatone in 3,2,1… :cry: 

Si lo so Luca, è colpa delle mie foto… bla bla bla. Non vi sto a raccontare tutto. :4_joy::4_joy:

Comunque tutto è bene quel che finisce bene: sono passati 2 anni e la multa non è mai arrivata! :Yahooo: In pratica…ho preso parole per niente.

Torniamo in hotel, beviamo qualcosa, ci rilassiamo un pò è poi andiamo a cena ad Oppede, il carinissimo paesino in cui si trova il nostro alloggio.

 

borghi provenza

 

Dopo mangiato facciamo ritorno al b&b dove facciamo un’accordo per il pomeriggio di domani a Valensole: alle 16 andremo in hotel, staremo in piscina ed usciremo soltanto la sera per il tramonto tra i campi di lavanda.

In cambio la mattina dopo Luca mi porterà a vedere l’alba tra la lavanda. Sarà vero? Chi vivrà vedrà!

 

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