Provenza 2020: Diario di viaggio – Day 1
Il 2020 doveva essere l’anno del viaggio USA – Canada occidentale ed invece sorpresa: scoppia la pandemia e giorno dopo giorno vediamo il nostro viaggione allontanarsi sempre di più.
Per fortuna otteniamo il rimborso completo di tutto ma io sono irrequieta, come posso sostituire un viaggio così tanto desiderato restando in Europa?
All’improvviso ecco l’idea geniale, andare in Provenza durante il periodo di fioritura della lavanda.
Avevo sempre sognato di andare in Provenza a vedere la lavanda ma non ci ero mai riuscita. Stavolta invece, visto il poco lavoro, ne posso approfittare per realizzare un sogno.
Speravo di trovare i campi deserti invece c’era tanta gente ma niente pullman organizzati, quindi probabilmente quella che a me sembrava tanta gente in un anno normale sarebbe stata poca.
Abbiamo scelto il primo weekend di luglio, sperando di trovare la fioritura della lavanda al massimo senza rischiare di arrivare e trovarla già tagliata.
Il nostro itinerario è stato questo:
3 luglio: casa – Briançon
4 luglio: Briançon – Sisteron – Colorado Provençal- paesini del Luberon – Oppede
6 luglio: Oppede – Lago di Sainte Croix – Moustiers Sainte Marie – Valensole
7 Luglio: Valensole – Gole del Verdon – Nizza – casa
Il viaggio ci è piaciuto tantissimo: ci siamo divertiti e come al solito abbiamo bisticciato per colpa del caldo ma nel complesso abbiamo adorato entrambi la zona che Luca ha definito “bellissima ma non in luglio”.
Peccato che la lavanda ci sia solo a luglio caro Luca!!
Venerdì 3 luglio
E’ venerdì 3 luglio e fa caldo, caldissimo.
Luca è rientrato durante la notte da un viaggio di lavoro a Sorrento, facendosi 8 ore filate di auto da solo. Quando poteva essere l’improvviso viaggio di lavoro se non la settimana prevista per il nostro weekend in Provenza?
Per questo partiamo subito dopo pranzo, devo pure lasciarlo dormire un pò poverino!
Decidiamo di passare la prima notte subito dopo il confine francese, a Briançon.
Non abbiamo prenotato nulla e io ho già l’ansia anche se è l’anno della pandemia e si presume ci sia poca gente.
“Luca ma visto che abbiamo individuato l’hotel non è il caso di prenotare? E’ l’unico a prezzi umani appena fuori dalle mura e poi c’è il Covid, non è che senza prenotazione non ci danno la camera?”
Le provo tutte ma niente da fare, non vuole sentire ragioni e mi sfida a riuscire a non prenotare niente per una volta.
Con molta fatica ci riesco e tiro un sospiro di sollievo quando, una volta a destinazione, prendiamo possesso della nostra stanza.
L’hotel da noi scelto è l’Hotel Cristol, un hotel piuttosto modesto ma molto economico, con personale gentile e vicinissimo alla città fortificata, l’ideale per la nostra sosta tecnica insomma.
Ma come fanno quelli che non prenotano mai nulla? Non riesco a spiegarmelo.
E’ tardo pomeriggio quindi usciamo a visitare un pò il borgo e ne restiamo incantati, è molto carino e ci piace davvero tanto.
In giro c’è poca gente, non capiamo se per l’ora tarda o per il calo di turismo dovuto alla pandemia. Purtroppo temiamo sia la seconda.
Mangiamo e poi andiamo a dormire presto. Come tradizione il giorno dopo ci aspetta la sveglia poco dopo l’alba visto che abbiamo un sacco di cose da fare e non vediamo l’ora di vedere la lavanda.
Com’è che si dice? Chi dorme non piglia pesci!!
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