Namibia 2019: Diario di viaggio – Day 10
E’ ora di lasciare Swakopmund diretti allo Spitzkoppe prima e al Madisa Camp poi.
A partire da oggi ci aspettano ben 6 notti consecutive di sand-camper. Qualcuno ci salvi!!
Ricarichiamo il bolide con tutte le nostre cose ed usciamo per l’ultima volta dal nostro strettissimo parcheggio, anche stavolta senza danni.
E bravo il mio Luca!!
Facciamo la spesa allo Spar e partiamo, stamattina la città è avvolta in una leggera coltre di nebbia e tira molto vento. Non ci ritroveremo di nuovo con il camper pieno di sabbia, vero?
Meno male che al momento la strada è asfaltata.
Sono li, immersa in questi pensieri, quando mi accorgo che Luca accosta.
Cosa sta facendo?
“Giò, mi sa che abbiamo bucato..”
“Ma come bucato? Cosa siamo, la barzelletta dei viaggi in Namibia? Siamo gli unici due scemi che riescono a bucare sull’asfalto?”
“Il Camper non va avanti, premo l’acceleratore e non accelera.. abbiamo di sicuro bucato, ora scendo e vado a vedere.”
Quando torna per fortuna ha una buona notizia, non abbiamo bucato ma è il vento ad impedirci di proseguire a passo spedito.
Ci rimettiamo in strada e, alla velocità di un bradipo in fin di vita, ci dirigiamo verso lo Spitzkoppe.
Fortunatamente il vento chilometro dopo chilometro diminuisce ed io inizio ad avere la flebile speranza di non trovare tutte le nostre cose sommerse dalla sabbia.
Sarò una povera illusa? Speriamo di no!!
La strada è sempre noiosa ma, nei pressi dello Spitzkoppe, diventa più interessante.
Il cervino d’Africa si vede in lontananza e si fa ammirare in tutta la sua imponenza.
Per visitare la zona bisogna entrare nell’omonimo campeggio e pagare un biglietto di ingresso simbolico, pochi dollari spesi benissimo.
Parcheggiamo nella piazzola del famoso arco e, dopo averlo raggiunto ed aspettato che i turisti tedeschi se ne vadano, iniziamo a fare milioni di foto.
La zona ci piace un sacco e siamo completamente rapiti dal paesaggio.
“Peruz sai che quasi quasi questo Spitzkoppe mi piace più di Arches anche se c’è un arco solo?!”
“Gio’ ma hai sempre in mente l’America?!”
“Ma senti da che pulpito viene la predica, da quello che ha paragonato Walvis Bay alla periferia di Las Vegas!!”
Finchè ce la ridiamo torniamo sui nostri passi, questo Spitzkoppe ci è proprio piaciuto, voto 10+!!
Tappa successiva allo Spitzkoppe? Il Madisa Camp, nel Damaraland.
La strada scorre lenta e bellissima… ma no, vi pare?
La strada scorre lenta e noiosissima come al solito.
Così, verso le 4 del pomeriggio, arriviamo al nostro campeggio.
Il posto è bellissimo, immerso tra le rocce e con un fantastico punto panoramico che scopriremo (forse) stasera al tramonto.
Ognuno ha la propria piazzola e, quando andiamo a fare il check in, ci comunicano che non abbiamo l’elettricità ma che stasera mangeremo insieme agli altri ospiti intorno al fuoco.
Questo posto ci piace già!!
Prendiamo possesso della nostra piazzola privata, immersa nella tranquillità più totale.
Poi, con un po’ di timore, apriamo la porta del camper.
Per fortuna la situazione è normale, la sabbia come sempre c’è ma non è messo male come due giorni prima.
Meno male, credo che stavolta avrei potuto dargli fuoco.
Stasera niente pulizie, si va a vedere il tramonto!!
Ci prendiamo due birre e ci incamminiamo su per il sentiero che conduce al punto panoramico.
Siamo i primi, ci sistemiamo ed apriamo le nostre due buone birre.
Nel frattempo la gente inizia a salire e ben presto ci accorgiamo che non vengono nella nostra direzione ma si dirigono in un altro punto.
Avremo sbagliato qualcosa?
Ebbene si, il punto panoramico era un altro, come cavolo abbiamo fatto ad essere gli unici a sbagliare così clamorosamente?!
Vabbè, ormai siamo qui e ci restiamo, siamo soli ed il panorama non è male per niente.
“Peruz mi fai qualche foto?”
“fhdghdhh ancora foto?”
“Non me ne hai fatta UNA di decente in tutta la vacanza, dai provaci, negli USA eri così bravo!”
Lui ci prova ma niente, vengono una più oscena dell’altra, e tenta di difendersi così: “Non è mica colpa mia se in Africa non sei fotogenica!!”
“Ah, adesso sono io che improvvisamente sono diventata non fotogenica, non tu che non hai voglia di impegnarti a fare le foto. Dammi qua la Gopro che mi arrangio, scommettiamo che torno fotogenica?!”
Brontolando mi da la Gopro e, come previsto, per avere una foto decente devo arrangiarmi.
Lui è toccato nel orgoglio e mi dice che le foto belle sa farle pure lui.
Ah si? Adesso sa farle pure lui?! Ma non ero io a non essere fotogenica?!
Sistema la gopro sul mini treppiede e mi indica in quale posa devo mettermi.
Meno male che abbiamo sbagliato e siamo qua da soli perché probabilmente al momento sembriamo due deficienti.
1,2,3… Eccola la foto decente!!
“Giò, dovevi essere di schiena perché venisse fuori bella, hai visto?!”
Ma quanto è simpatico?!
Il sole nel frattempo tramonta, regalandoci uno spettacolo meraviglioso. Adesso siamo contenti di aver mancato l’altro punto panoramico visto che questo è tanta roba!!
Tra una foto e l’altra sta iniziando a calare la notte ed io mi accorgo che sono ancora in canottiera. Ma com’è possibile? Non dovrebbe fare freddo?
Ripercorriamo il sentiero e torniamo alla reception/ristorante.
Finchè noi eravamo impegnati a fare gli idioti lo staff ha preparato tutto: tavole imbandite e pentole sul fuoco.
Ma che meraviglia è questo posto?!
Ci sediamo a tavola, alla nostra sinistra degli spagnoli, alla nostra destra una coppia di tedeschi.
“Giò, sembra l’inizio di una barzelletta! Gli spagnoli, gli Italiani e i tedeschi!!”
Ma da dove gli vengono?
In fila indiana ci avviciniamo al fuoco e ci viene servita la cena, spezzatino e purè. Fantastica direi!!
E’ calato il buio, tutto è illuminato e mangiamo in un contesto favoloso.
Siamo lontani dal fuoco ma io sono ancora in canottiera… che sta succedendo?? In Namibia in agosto di sera di solito si sta con felpa o addirittura piumino. Com’è che fa così caldo?! Vabbè io amo il caldo quindi non mi lamento.
I tedeschi affianco attaccano bottone e noi, come al solito, non vediamo l’ora di fare due chiacchiere.
Passiamo tutta la sera a parlare con loro: sono in viaggio di nozze, non hanno prenotato nulla e stanno andando a caso.
Hanno scelto quasi tutti hotel ma, per ogni evenienza, hanno la tenda sul tetto, che useranno stasera.
La conversazione è piacevole ma si è fatto tardi quindi ci salutiamo e ci auguriamo buon proseguimento di viaggio, loro domattina partono presto mentre noi vogliamo dormire almeno fino alle 8. Ci riusciremo stavolta?
Torniamo a piedi alla piazzola, apriamo la porta del camper ed iniziamo ad entrare ed uscire per andare in bagno, con una temperatura che continua ad essere decisamente troppo calda.
Vabbè, ci penseremo domani mattina, non prima delle 8………..!!
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