Namibia 2019: Diario di viaggio – Day 4
Oggi abbiamo due opzioni, percorrere a ritroso una parte della strada di ieri ed arrivare a Luderitz nel primo pomeriggio oppure fare un’altra strada, quella più scenografica che corre al confine con il Sudafrica e costeggia l’Orange River.
Tempo di percorrenza di quest’ultima? 7/8 ore.
A Luderitz ci aspetta un hotel con vista oceano quindi, con buona pace della strada panoramica, decidiamo per l’opzione A del mio travelbook, quella più comoda.
Ci svegliamo poco prima dell’alba, io esco al freddo al gelo, accendo la stufetta e poi aiuto l’elefan…Luca a scendere dal letto.
Gli spazi sono stretti, meglio evitare che si ammazzi e mi lasci qua da sola.
Mi chiede di controllargli il pigiama per vedere se c’è sabbia.
Davanti è tutto apposto ma appena si gira vedo che dietro di sabbia ce n’è, non tantissima ma il pigiama è sporco.
Glielo dico e lui impreca “Come ho fatto ad essere così scemo da lasciare il sacco a pelo aperto? Questa è una sbadataggine che potresti fare tu, non io!!”
Grazie eh, sei sempre molto gentile caro Luca.
Ci vestiamo, tostiamo il pane, facciamo colazione e in un batter d’occhio siamo pronti a partire.
La prima tappa della giornata è la città fantasma di Kolmaskop, se tutto va bene dovremmo riuscire ad arrivare per mezzogiorno e qualcosa, appena in tempo visto che chiude alle 13.
Facciamo a ritroso la strada sterrata di ieri ma, una volta sull’asfalto, Luca non ha voglia di perdere mezz’ora a rigonfiare le gomme quindi proseguiamo per la B4 in direzione Luderitz con le gomme leggermente sgonfie.
Io sono un po’ in ansia ma alla fine non succederà nulla, aveva ragione lui ma meglio non dirglielo altrimenti si monta la testa.
Il panorama cambia radicalmente e ben presto ci troviamo a correre su un serpentone asfaltato proprio in mezzo al deserto, davvero molto scenografico.
Arriviamo a Kolmanskoppe a mezzogiorno e un quarto, paghiamo l’ingresso, parcheggiamo, ed iniziamo a girare per la cittadina fantasma.
Al tempo era una vera e propria cittadina tedesca, con tanto di scuola ecc.
La sabbia la fa da padrona e, anche se ormai è tutto in rovina, lo scenario è estremamente affascinante.
Non ho il coraggio di fare la foto dentro la vasca per paura di prendermi qualche malattia quindi alle 13.15 decidiamo che è ormai ora di lasciare la cittadina, abbiamo già sforato di 15 minuti ed il nostro balconcino vista oceano ci aspetta.
Ah no, il check in è alle 15…cosa facciamo nel frattempo? Ovvio, andiamo a mangiare pesce, siamo a Luderitz!!
Ci fermiamo al Diaz Coffee shop and restaurant e con una miseria facciamo un pranzo di pesce assolutamente favoloso.
“Vedi Giò? In America avremmo mangiato panini!!”
“Peruz guarda che inizi a preoccuparmi, ce l’hai davvero sempre in mente!! Chi è quella fissata scusa?”
Il nostro hotel, The Cormorant House, si trova all’inizio della Shark Island, una specie di penisola leggermente defilata dal centro di Luderitz, un posto tranquillo, di quelli che ti rimette in pace col mondo.
E’ ancora presto quindi decidiamo di arrivare fino in fondo alla penisola, dove c’è un faro e una bella vista sulla cittadina di Luderitz.
Qui si trova anche il campeggio e Luca, scherzando, mi propone di disdire l’hotel e dormire qua.
Sicuramente Luca, sicuramente!!
Risaliamo in camper e raggiungiamo l’hotel, facciamo il check in e prendiamo possesso della nostra favolosa camera con balconcino vista oceano.
Io e Luca ci guardiamo ed abbiamo la stessa idea: annulliamo tutto e passiamo qua le prossime due settimane?
Scarichiamo la nostra roba dal camper (che è di nuovo sporchissimo) e ci sistemiamo in camera.
“Che dici Luca, andiamo a fare un po’ di commissioni? Dobbiamo recuperare un po’ di contanti e fare benzina e poi, visto che ci siamo, potremmo andare a vedere la chiesa.”
“Non puoi andare da sola? Io resto qua sul balconcino!!”
Ovviamente sta scherzando quindi usciamo e ci diamo tempo fino alle 17.30 per tornare in camera a rilassarci e guardare il tramonto.
La chiesa è molto carina, non fosse per un gruppo di italiani che sta amabilmente spettegolando davanti all’altare.
Ma io dico, i fatti vostri andate a farveli fuori no? Tanto più che stata parlando male di alcuni vostri compagni di viaggio, in chiesa!!
Sconsolata scuoto la testa e aspetto qualche minuto che si spostino ma niente, sono piantati la.
A questo punto, spazientita, dico a Luca in italiano forte e chiaro che mi piacerebbe molto fare una foto, ma c’è sempre gente in mezzo.
Grazie a Dio recepiscono il messaggio e se ne vanno, era ora!!
Missione foto compiuta andiamo a cercare una banca e ci dirigiamo verso la via principale dove, al terzo tentativo, riusciamo finalmente a prelevare.
Facciamo benzina e torniamo al nostro paradiso, siamo in perfetto orario.
Decidiamo di aprirci una birra, quando ci ricapita un aperitivo con una vista così?! L’atmosfera è magica e ci sentiamo (mi sento ) davvero in pace con il mondo.
Il sole inizia piano piano a scendere e tutto è reso ancora più magico dagli uccelli che ci volano davanti rendendo il momento ancora più suggestivo.
“Guarda Peruz, non ti sembra che tutti questi uccelli rendano il tramonto ancora più bello?”
“Eh si, per voi donne gli uccelli rendono sempre tutto più bello!!” e scoppia a ridere come un matto da solo.
…………..Ma dove l’ho trovato?
Il tramonto comunque, uccelli o no, è di quelli magici.
Mano a mano che passa il tempo mi rendo conto che quello che sto vedendo è forse il tramonto più bello della mia vita.
Il rumore delle onde che si infrange sugli scogli, il sole che scende piano piano, l’oceano che si colora ogni secondo di una sfumatura diversa… si, è decisamente il più bel tramonto della mia vita.
Ho gli occhi a cuoricino finchè una vocina mi riporta sulla terra…. “io non capisco cosa ci trova la gente nel tramonto, è semplicemente il sole che va giù!!”
Mi giro, lo fulmino e torno a godermi lo spettacolo. Ma quanto bene si sta qua??
Appena il sole sparisce inizia a fare freschetto quindi rientriamo e ci prepariamo per la cena.
Andiamo da Barrels in camper visto che la signora della reception ci ha caldamente sconsigliato di muoverci a piedi di notte, dicendoci che è pericoloso.
Il ristorante è abbastanza blasonato ma purtroppo non è nulla di che e mangiamo del cibo che sembra quello di una mensa. Menomale che abbiamo mangiato bene oggi a pranzo.
Dopo cena la città è deserta quindi torniamo in camera e ci prepariamo per andare a letto.
Domani andiamo a vedere i pinguini e non vediamo l’ora!!
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