Islanda, le prime impressioni di un viaggio stupendo
Non sapevo cosa aspettarmi dall’Islanda: come sarebbe stato lasciare i 30 gradi dell’Italia per trascorrere una vacanza al freddo?
Ebbene è stato molto strano ed impegnativo, specialmente per noi che abbiamo iniziato il viaggio sotto la pioggia ed il vento gelido che hanno caratterizzato i primi 2 giorni.
Poi per fortuna è andata meglio ma passare da pantaloncini corti, canottiere e sandali a pail, giacca a vento e cappelli di lana è stato uno shock, specialmente per me che sono freddolosa.
Mi sono ritrovata, il primo giorno bagnata e infreddolita sotto la pioggia, a chiedere a Luca chi cavolo me l’avesse fatto fare di andare al freddo in agosto.
Poi ci ho pensato e mi sono ricordata che il colpevole era proprio lui: Luca, giuro che il prossimo anno le ferie le scelgo io, gli ho detto.
E invece poi, con il passare dei giorni e il miglioramento del meteo, ho iniziato ad apprezzare l’Islanda sempre di più.
Apprezzarla al punto da poter dire che mi è piaciuta tanto, tantissimo, e da classificarsi appena sotto i 3 viaggi negli Stati Uniti.
Viaggiare in Islanda in estate
L’Islanda tuttavia è una meta in cui tutto va molto a fortuna e la vacanza è fortemente condizionata dal meteo.
Una zona può essere favolosa con il bel tempo e totalmente anonima con il cattivo tempo. Di alcuni posti addirittura, con pioggia e nuvole basse, potreste non riuscire a vedere nulla.
A noi è successo a Vestrahorn nel sud dell’Isola e alla Glacier Lagoon, dove non si vedeva a più di due metri.
Per fortuna, pareva che me lo fossi sentita, avevo programmato due mezze giornate in zona Glacier Lagoon e siamo riusciti a vederla con il sole il giorno dopo.
Anche Diamond Beach, giusto per fare un altro esempio, cambia completamente con nuvole o sole.
Tutta un altra cosa, non trovate?
Noi, su 13 giorni di viaggio, abbiamo trovato 3 giorni di pioggia, 6 di sole o “quasi sole” e 4 giornate molto nuvolose.
Avessimo trovato 10 giorni di pioggia probabilmente ora non starei qui a dirvi quanto è bella l’Islanda.
Vale la pena rischiare? Secondo me si, con la consapevolezza però che potrebbe anche andarvi male.
La temperatura in Islanda a fine agosto
Il meteo è molto variabile, così come la temperatura.
Noi siamo passati dai 24 gradi del nord agli 8 gradi del sud. Il sud, in genere, è quasi sempre più freddo del nord.
Alcuni giorni abbiamo girato in maniche corte, mentre altri avevamo freddo con pail, giacca impermeabile, cappello di lana e guanti.
In generale ci siamo sempre vestiti a strati con maniche corte, pail e giacca da snowboard in Goretex.
Cosa mi è piaciuto di più dell’Islanda?
Qui la risposta è semplicissima e non ho bisogno di pensarci, le Highlands.
Le Highlands sono altipiani situati nell’entroterra che si raggiungono soltanto durante la bella stagione in due modi: con le F roads, sterrati impegnativi in cui spesso bisogna guadare fiumi, o con costosissime escursioni organizzate.
Proprio per questo motivo sono meno turistiche e più autentiche, lontane dalla folla incredibile di altre attrazioni islandesi.
Noi, grazie al super autista Luca, siamo riusciti a fare in autonomia ben 3 escursioni nelle Highlands, Landmannalaugar, Laki e Askja.
Non chiedetemi di fare una classifica perchè non ci riuscirei, sono tutte e 3 SPETTACOLARI.
E le altre attrazioni?
Anche le altre attrazioni islandesi sono molto belle: cascate, paesini, ghiacciai, lagune glaciali e tanto altro.
Non voglio anticiparvi troppo dato che approfondirò tutto nei prossimi articoli perciò per il momento vi accenno solo qualcosina.
Ho adorato la cascata Godafoss, la mia preferita, ma anche le Dettifoss, viste dal lato est.
Molto belle anche Skogafoss e Seljalandsfoss che però abbiamo visto sotto il diluvio universale e non abbiamo potuto apprezzare del tutto.
Fantastiche Jökulsárlón e la vicina Diamond Beach viste con il sole e di mattina presto, con poca gente.
Il paesino che più ho amato è stato Seyðisfjörður, un posto uscito da una favola direttamente sul fiordo.
E le città? Molto carina Reykjavik, piuttosto anonima Akureyri.
Cosa mi ha deluso?
Ebbene si, il Circolo d’Oro, la zona più famosa e conosciuta dell’Islanda.
Ci ha deluso talmente tanto che io e Luca l’abbiamo ribattezzato Circolo comodo, per la comodità a Reykjavik.
Forse ha inciso averlo visto per ultimo, con il cattivo tempo, dopo tutte le altre meraviglie islandesi? Fatto sta che non ci ha entusiasmato per niente.
Abbiamo trovato Gullfoss la cascata meno spettacolare di tutte, l’area di Geysir nemmeno paragonabile a quella di Yellowstone e il parco nazionale di Þingvellir abbastanza anonimo.
Chiaramente è un’opinione strettamente personale visto che ho sentito persone a cui è piaciuto moltissimo.
Impressioni “a caldo” del nostro viaggio
Sono tornata da pochi giorni e a caldo posso concludere dicendo che l’Islanda mi è piaciuta davvero tanto.
Di solito, a freddo, le mie opinioni difficilmente cambiano quindi credo che al ma massimo potrei dirvi che mi è piaciuta davvero tantissimo, al superlativo.
Mi ha conquistata e, nonostante i costi piuttosto elevati (molto più elevati degli USA per esempio), è un viaggio che vale la pena fare almeno una volta nella vita.
Quindi, senza dubbio, Islanda promossissima su tutti i fronti. Anzi, c’è solo una cosa che cambierei del nostro viaggio.
Indovinate cos’è? Avrei voluto un pò più di sole. Ma com’è che si dice? Chi si accontenta gode!
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