Viaggiare non è mai abbastanza.

USA 2018: Diario di viaggio – Day 16

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La sveglia oggi è ad un orario improponibile, dobbiamo essere il prima possibile alla Valley of Fire per evitare di fare il trail per la Fire Wave sotto il sole di mezzogiorno.

Così, poco dopo l’alba, siamo alla caffetteria a prenderci cioccolata e brioche.

I piani erano non sbirciare il rim per non perdere tempo ma non riusciamo a trattenerci quindi, con la nostra buona cioccolata calda in mano, ci affacciamo ancora una volta al cospetto di sua maestà. 

 

north rim alba

 

L’atmosfera è magica finchè una voce fastidiosa non rovina la magia.

“Guardalo bene Giò, imprimilo nella mente, mi sa che dopo stavolta non lo vedrai per tanto tempo!”

Mi giro e lo fulmino “Questo lo so anche io, 4 volte in 4 anni sarebbe troppo perfino per me, mica voglio tornare l’anno prossimo!!”

“Lo sai vero che sono 3 anni che dici la stessa cosa e invece torniamo negli USA?!”

“Stavolta no, ti prometto che l’anno prossimo cambiamo meta. Intanto però sono qua, lasciamelo guardare!!” 

Facciamo l’errore di sederci sugli sdrai e rimanere in contemplazione, siamo praticamente soli ed è meraviglioso.

 

grand canyon north rim

 

Talmente meraviglioso che finiamo per partire tardi, ce la faremo ad arrivare alla Valley of Fire ad un’orario decente?

Poveri illusi… 

Sono più di 4 ore di auto e, se la matematica non è un’opinione, l’orario di arrivo sarà il peggiore di tutti, mezzogiorno in punto.

Eh vabbè, caldo o non caldo il trail per la fire wave lo faremo lo stesso, saltarlo per 3 anni di fila non è il caso.

Ok che non c’è il 2 senza 3 ma stavolta meglio evitare. :megalol: 

Come da previsioni arriviamo alla Valley of fire che è quasi mezzogiorno ed è molto caldo ma, ad essere sincera, pensavo molto peggio.

Ricordo ancora come fosse ieri il caldo asfissiante della Death Valley alle 9 di sera, qui invece è mezzogiorno e il caldo è sopportabilissimo.

La penserò ancora così poi sul sentiero? Intanto percorriamo la strada panoramica e rimaniamo senza parole, è splendida.

 

valley of fire

valley of fire

valley of fire

valley of fire

 

Arriviamo all’inizio del trail, ci mettiamo gli scarponi e, armati di cappellino e acqua, iniziamo il trail.

E’ caldo ma non caldissimo e arriviamo alla fire wave senza particolari affanni.

Qui purtroppo troviamo dei francesi che non si spostano più, hanno monopolizzato la fire wave e io li ammazzerei.

Io capisco tutto ma se vedi che ci sono altre persone a un certo punto spostati no?! E invece no, questi se ne stanno fermi la, ignorandoci completamente.

Perdo la pazienza e, molto gentilmente, mi avvicino e gli chiedo in francese se per favore possono spostarsi visto che qualche foto vorremmo farla anche noi.

Finalmente si alzano e mi chiedono se vogliamo una foto insieme.

Meglio tardi che mai!

La Fire Wave è bellissima e finalmente, senza nessuno in mezzo, possiamo fare milioni di foto.

 

valley of fire

valley of fire

valley of fire

 

E’ arrivato il momento di tornare indietro, ce la faranno i nostri eroi?

Il ritorno è appena più impegnativo dell’andata e arriviamo alla macchina senza nessun problema di sorta.

Siamo sconvolti, com’è possibile? Probabilmente siamo stati soltanto fortunati ed abbiamo trovato una giornata meno calda delle altre.

Incredibile, ogni tanto abbiamo anche noi un po’ di fortuna! :megalol: 

Facciamo un altro giretto in auto e ci fermiamo a mangiare in un’area picnic in mezzo alle bellissime rocce rosse.

 

valley of fire

valley of fire

valley of fire

 

Adesso è davvero ora di lasciare la Valley of Fire e fare rotta verso Las Vegas, non vediamo l’ora di essere all’Aria, il nostro hotel. 

Parcheggiamo e ci mettiamo in coda per il check in, non c’è molta gente e facciamo presto.

Una notte è un gentile omaggio di myvegas, le altre due invece le abbiamo prese con smarter vegas, pagandole pochissimo e avendo anche 150$ di diner credit da usare nei ristoranti dell’Aria.

Forse è per questo che, quando apriamo la porta della stanza, restiamo delusissimi. La camera è al quarto piano e con una vista oscena.

Luca inizia a brontolare mentre io cerco di dirgli che era ovvio che non ci avrebbero dato una super stanza all’ultimo piano.

Il brontolamento continua quindi io, che non ho voglia di sentirlo brontolare per 3 giorni, gli dico che se vuole possiamo tornare giù e chiedere un cambio di stanza.

Assolutamente si, mi risponde, questo schifo stanza io non lo voglio!!

E poi dicono che siamo noi donne quelle delicate, vero?! 

Torniamo al check in dove troviamo un operatore diverso da quello di prima.

Luca gli chiede una stanza a un piano più alto ma lui ci risponde che purtroppo non ne ha e che non può fare nulla.

Vabbè, visto che non abbiamo nulla da perdere, è arrivato il momento di usare la carta del (finto) viaggio di nozze. :grin: 

Sfoggiando il mio sorriso migliore gli chiedo se è proprio sicuro: “siamo in viaggio di nozze, non ce l’hai proprio una camera più bella?”

Lui inizia a guardare nel computer e ci dice che una camera migliore ce l’avrebbe: è al 54esimo piano ma comprende alcuni servizi aggiuntivi.

Alloggiando li è possibile accedere ad un’area riservata con concierge dedicato, dove poter fare colazione, trovare snack e bibite tutto il giorno e fare aperitivo con cibo e champagne ogni sera.

Io e Luca ci guardiamo e abbiamo gli occhi che brillano.

Molto timidamente gli chiediamo quanto ci costerebbe tutto ciò.

Lui ci risponde che, visto che siamo in viaggio di nozze, chiude un occhio e ce la da a 40$ in più a notte, per un totale di 120$, meno di 60 euro a testa.

Noi ci scambiamo una rapida occhiata e facciamo la pazzia. Alla fine non è tanto e abbiamo tutto incluso, sono gli ultimi 3 giorni.. ma si dai, ci sta!!!

Prendiamo l’ascensore e saliamo, ben 50 piani più alti di prima.

Entriamo e…questa si che è una camera!!! La vista non da sulla strip ma è favolosa lo stesso.

Ci rilassiamo e poi iniziamo a prepararci per la serata, stasera ci troviamo con alcuni amici a Freemont Street.

Prima però, visto che l’aperitivo è incluso, andiamo nella nostra saletta riservata. All’ingresso ci chiedono passaporti e chiave della stanza e, dopo le opportune verifiche, ci lasciano entrare.

Saliamo le scale e arriviamo in paradiso. C’è ogni ben di dio e non facciamo nemmeno in tempo a sederci che arriva un cameriere a chiederci se vogliamo vino birra oppure champagne.

C’è bisogno di chiederlo?! Champagne!!! :17_heart_eyes: :17_heart_eyes:

Io sono al settimo cielo, per una volta nella vita mi sento una vip.

 

 

Luca è sconvolto, qui si può tranquillamente cenare con tutta la roba che c’è e, appena finisce il bicchiere, il cameriere te ne porta subito un altro.

Sono morta e non me ne sono accorta? Questo è il paradiso!!!

Alle 7 però il paradiso chiude quindi torniamo sulla strip e andiamo a prendere l’autobus che ci porterà a Freemont Street.

Qui ci troviamo con i nostri amici e andimo a mangiare da Nacho Daddy, un ristorante messicano, dove si narra facciano il miglior margarita di Las Vegas Downtown.

Non credeteci, non è così. 

Il margarita è mediocre ma il cibo è molto buono quindi passiamo una bella serata in compagnia.

Dopo cena andiamo a vedere lo spettacolo di luci a Freemont street, che è molto carino.

 

 

Freemont street però non riesce proprio a conquistarci, per noi la strip è un miliardo di volte meglio.

Ormai si è fatto tardi perciò salutiamo i nostri amici, riprendiamo l’autobus e torniamo all’Aria.

La nostra stanza al 54esimo piano ci aspetta!!! :17_heart_eyes: :17_heart_eyes:

 

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