USA 2018: Diario di viaggio – Day 12
Neanche a farlo apposta mi sveglio nel cuore della notte, devo andare in bagno e non posso proprio farne a meno.
Ok giò, non devi guardare il ragno, non devi guardare il ragno, non devi guardare il ragno.
Chiudo la porta del bagno alle mie spalle e guardo l’orologio, sono appena le 2.
Bene, devo sforzarmi, uscendo non devo guardare se il ragno gigante è ancora dov’era quando siamo andati a letto, altrimenti se non c’è poi non dormo più.
Sforzandomi ce la faccio e, dopo poco, riprendo sonno.
La mattina, quando suona la sveglia, cosa faccio come prima cosa? Guardo il muro e… il ragno non c’è più!!!
Dove cavolo è?? Luca, con un occhio ancora mezzo chiuso, mi dice di controllare dentro il mio pigiama, di sicuro è la.
Simpatia portalo via!!
Facciamo colazione e finalmente lasciamo la tana del ragn……la stanza.
Oggi è un gran giorno, si va sugli Aspennini!!
Le montagne di Aspen sono state amichevolmente ribattezzate così da Luca che anche oggi, come sempre in Colorado, è di ottimo umore.
Abbiamo scelto di non percorrere la noiosa strada più veloce ma di passare per l’Indipendence pass.
La strada è carina, nulla di imperdibile ma l’Indipendence pass è una sosta veloce e piacevole, adatta a sgranchire un po’ le gambe.
Dopo poco, superato l’abitato di Aspen, parcheggiamo all’Aspen Highlands, dove facciamo i biglietti per il bus che ci porterà all’inizio del trail per le Maroon Bells.
Scegliamo di fare il biglietto combinato, 35$ a testa per il bus, 3 giorni di giri illimitati in gondola (la funivia che parte dal centro città) e una serie di sconti nei bar e nei ristoranti di Aspen.
Dopo una ventina di minuti in bus arriviamo a destinazione. La giornata è splendida, non è troppo affollato e si sta benissimo. Decidiamo allora di fare il trail più lungo, quello che porta proprio sotto alle Maroon Bells.
All’inizio il trail è semplicissimo, costeggia il lago e il panorama è di quelli da togliere il fiato, con le Maroon Bells indiscusse protagoniste.
Poco dopo però inizia la salita e io inizio a faticare talmente tanto che mi manca il fiato e non riesco nemmeno più a chiacchierare.
Luca lo nota e mi intima di ricominciare a parlare, altrimenti saranno grossi guai per noi.
Ma come? Mi dice sempre che parlo troppo, perché adesso vuole a tutti i costi sentirmi chiacchierare? Gli manca la mia voce?
“Giò perché non parli?”
“Forse perché sto perdendo un polmone?”
“ Giò devi parlare se non vuoi essere attaccata da un Moose!! Guardati intorno, siamo nel bosco, siamo soli… guarda che poi io non riesco a portare giù il tuo cadavere, pesi troppo a peso morto!!
Lo guardo basita. Da dove gli escono certe perle?
Gli rispondo che “Punto n. 1: Perché il moose dovrebbe attaccare me e non te? Punto n. 2: Perché devo parlare io che sono moribonda e non puoi farlo tu che sembri star benissimo?!”
Lui fa spallucce, continua a ridere di gusto e mi dice che sono fortunata, sta arrivando altra gente sul sentiero per le Maroon Bells quindi forse sono salva. Evviva!!
Il sentiero è carino ma quando arriviamo a destinazione sono talmente stanca che tutto mi sembra un miraggio.
Ma cos’ho oggi? Perché sto facendo così fatica? Meno male che dopo sarà tutto in discesa!!
Ci sediamo su un tronco, tiriamo fuori i panini, li mangiamo di gusto e facciamo un pò di foto. Le Maroon Bells viste da così vicino, con il laghetto antistante, tolgono il fiato tanto sono belle.
Purtroppo non si può star qua per sempre quindi torniamo sui nostri passi e, una volta arrivati giù, ci concediamo un po’ di relax su una panchina con vista sulle Maroon Bells.
Se questo non è il paradiso ci siamo molto vicini.
E’ arrivato il momento di riprendere il bus, pagare 10$ di parcheggio (si pagano 5$ solo per soste inferiori alle 3 ore) e dirigerci ad Aspen, all’hotel Limelight per fare il check in.
L’hotel è proprio nel centro della cittadina e, nonostante sia un 4 stelle e quindi l’hotel più caro della nostra vacanza, siamo proprio felici di alloggiare qua.
D’altronde non che avessimo molta scelta, a 230$ tasse incluse, era il meno costoso in città per la nostra data…. Immaginatevi il prezzo degli altri!!
Ci sentiamo dei re, la stanza è bellissima e grandissima e, per la prima volta nei nostri viaggi negli USA, Luca è pienamente soddisfatto di un alloggio.
“Finalmente un hotel al livello di quelli che faccio io!!” mi dice tutto contento.
Attenzione attenzione, Ego-Peruz è tornato!!
Dopo esserci sistemati e rilassati scendiamo nella hall e ci sediamo sui divanetti del bar. Non abbiamo voglia di andare in piscina ma un bell’aperitivo non ce lo toglie nessuno. Margarita per me e sangria per Luca.
O dovrei dire, Sangrie, al plurale?
Per pagare utilizziamo i buoni sconto di prima e poi andiamo a fare una passeggiata e a cercare un posto dove mangiare.
La cittadina è carinissima, c’è tanta gente in giro per le vie e sembra quasi di stare sulle Dolomiti. Mai qui negli USA abbiamo visto tanto movimento alle 7 di sera!
Dopo aver visto qualche listino decidiamo di optare per la pizza, abbiamo già venduto un rene per l’hotel non vogliamo perdere anche l’altro per un ristorante.
Ci accomodiamo così al New York pizza, un localino piccolo e semplice dove mangiamo pizza al trancio annaffiata da un’ottima birra. E’ tutto ottimo e il prezzo è allineato col resto degli USA quindi usciamo che siamo veramente soddisfatti.
Facciamo un ultimo giretto e per un attimo siamo tentati da un giro in carrozza ma non ci sarebbe tanto da girare oltre a quello che abbiamo già visto e non oso immaginare il costo quindi rinunciamo, senza troppi rimorsi.
Che si fa ora?
Ma si va ad ascoltare la musica dal vivo! Nel nostro hotel super mega fighissimo c’è perfino una band che suona ogni sera quindi perché non approfittarne?
Ci accomodiamo sui divanetti, pendiamo una birra e un margarita (indovinate chi ha preso cosa?! ) e restiamo a rilassarci per un po’ finchè la stanchezza non ha il sopravvento.
Torniamo in camera contenti e impazienti di salire sulle montagne di Aspen domani mattina.
Stanotte dormirò benissimo, questa cittadina è ancora meglio di quello che pensavo e in questa stanza non c’è nessun ragno sul muro pronto ad assalirmi!
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