Arquà Petrarca, cosa vedere tra storia e poesia
Arquà Petrarca è un borgo fuori dal tempo, sospeso tra storia e poesia, un borgo per cui non è necessario chiedersi cosa vedere e cosa fare perchè l’attrazione è il borgo stesso. Perchè allora sto scrivendo un articolo parlandovi di cosa vedere ad Arquà Petrarca?
Perchè, se siete qui a leggere, probabilmente siete come me e non vi accontentate di girare a caso tra le vie senza una meta.
Anche io infatti, proprio come voi, prima di visitarlo ho cercato su google la solita frase chiave: Arquà Petrarca cosa vedere.
In questo articolo però non voglio limitarmi a cosa vedere ma parlarvi anche di come organizzare la giornata, come arrivare, cosa fare nei dintorni, dove fare aperitivo e dove mangiare ad Arquà Petrarca.
Prima di cominciare però voglio farvi una confessione: Arquà Petrarca secondo me è carino ma non entusiasmante.
Non aspettatevi quindi da parte mia superlativi come bellissimo, stupendissimo, strepitoso perchè, sempre secondo la mia opinione, Arquà Petrarca non è nulla di tutto questo.
E’ un borgo carino, dove passare una bella giornata girando tra le caratteristiche viuzze ma non posso mentirvi dicendovi che per me è bellissimo.
Sarà contento Luca che mi accusa sempre di utilizzare troppo la parola “bellissimo” nei miei articoli.
D’altronde che ci posso fare? Se qualcosa è bellissimo ve lo devo dire!!
Stavolta invece userò carino, va bene Luca?
Arquà Petrarca, dove si trova e come arrivare
Il borgo di Arquà Petrarca si trova in provincia di Padova, in Veneto.
Arrivare in macchina è facilissimo grazie alla vicina autostrada A13 (uscita Monselice se provenite da sud e Terme Euganee se provenite da Nord) e alla nuovissima Valdastico sud, la A31 (uscita Noventa Vicentina).
In treno invece le stazioni più vicine sono quelle di Montegrotto Terme (Terme Euganee) e Monselice, che si trovano sulla tratta Bologna-Venezia.
Da entrambe bisogna poi prendere un autobus della Sita fino ad Arquà Petrarca (QUI gli orari).
Dove parcheggiare?
Senz’altro nel grande parcheggio di Via Fontana, proprio ai piedi del borgo di Arquà Petrarca.
Mai come in questo caso il parcheggio è importante in quanto proprio da qui godrete di quella che per me è la migliore vista sul borgo.
I costi non sono proibitivi, 1.50 euro all’ora o 6 euro per il biglietto giornaliero.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca?
Ed eccoci qua, è arrivato il momento di scoprire cosa vedere nel borgo sospeso tra storia e poesia, Arquà Petrarca.
Cosa centra la poesia?
Beh, come avete sicuramente immaginato dal nome, il borgo è indissolubilmente legato ad uno dei poeti italiani più grandi di sempre, Francesco Petrarca.
Nel 1369 infatti Francesco Petrarca ottenne delle proprietà proprio ad Arquà e decise di trascorrere nel borgo gli ultimi anni della sua vita.
Nel 1868, dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, il paese cambiò nome in onore del famosissimo poeta, diventando Arquà Petrarca.
Ma ora, dopo un pò di doverosa storia, torniamo a noi e vediamo cosa vedere nel borgo di Arquà Petrarca.
Tomba del Petrarca
Parcheggiando al parcheggio di via Fontana incontrerete, dopo una breve salita, la Tomba del Petrarca, proprio accanto alla chiesa di Santa Maria Assunta.
La tomba, costruita sei anni dopo la morte del Petrarca, ricalca l’esempio degli antichi sarcofagi romani e contiene tutt’ora al suo interno le spoglie del poeta.
Sulla tomba una scritta dettata da Petrarca stesso:
“Frigida francisci lapis hic tegit ossa petrarce; suscipe virgo parens animam; sate virgine pace. fessaq(ue) iam terris celi requiescat in arce”
“Questa pietra ricopre le fredde ossa di Francesco Petrarca, accogli, o Vergine Madre, l’anima sua, e tu, figlio della Vergine, perdona. Possa essa, stanca della terra, riposare nella rocca celeste”.
Ovviamente la traduzione è googlata, non ho fatto il liceo classico e non so nemmeno mezza parola di latino. Mi perdonate, vero?
Chiesa di Santa Maria Assunta
La seconda cosa da vedere ad Arquà Petrarca è senz’altro la chiesa, alle spalle della tomba di Petrarca.
L’interno, con gli affreschi di scuola veneto-bizantina, è semplice ma merita sicuramente una visita.
Purtroppo non ho foto dell’interno in quanto durante la nostra visita stavano per iniziare la messa domenicale.
Fontana del Petrarca
Oratorio della Santissima Trinità
L’oratorio della Santissima Trinità è una piccola chiesetta, affacciata sulla piazzetta principale del borgo, Piazza San Marco.
La chiesa, molto cara a Petrarca che era solito recarvisi a pregare, è difficilissima da visitare in quanto è aperta al pubblico soltanto il martedì e il giovedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12.30.
Inoltre, come se non bastasse, gli orari cambiano di frequente quindi trovarla aperta è un vero colpo di fortuna.
Noi, di domenica mattina, l’abbiamo trovata chiusa. Come ci siamo consolati? Facendo i bravi veneti, ossia guardandola dal bar di fronte con uno spritz in mano.
Loggia dei Vicari
La loggia, di origine duecentesca, si trova accanto all’oratorio ed un tempo era il luogo dove si svolgevano le discussioni dei problemi tra i capifamiglia ed i Vicari.
Nel 1828 il tetto fu demolito e la loggia rimase senza fino al 2003, quando il Comune di Arquà Petrarca decise che era arrivato il momento di rifare finalmente il tetto.
Com’è che si dice? Meglio tardi che mai!
Casa del Petrarca
La casa del Petrarca si trova all’interno di una stretta viuzza, poco lontano dalla piazza principale del borgo.
Donatagli dal Signore di Padova Francesco il Vecchio da Carrara, nel 1369 Petrarca la fece restaurare: seguì personalmente tutti i lavori e dedicò la parte sinistra dell’abitazione alla sua famiglia e quella destra alla servitù.
L’edificio è solitamente visitabile ma noi, causa norme anti covid, abbiamo dovuto rinunciarci.
Trovate comunque tutti gli orari aggiornati cliccando QUI.
Da non perdere inoltre, sulla sinistra lungo la via per raggiungere la casa, la bellissima opera di street art di un noto artista padovano.
Vedete il G+L proprio in mezzo al cuore? Giuro che non l’abbiamo scritto io e Luca ma, per una strana coincidenza, era già li.
Dove mangiare
Dopo aver camminato per le vie del borgo inizierete a sentire un centro languorino. Perchè non assecondarlo pranzando o cenando in uno dei tanti ristorantini tipici?
Noi non abbiamo resistito e, dopo uno spritz buonissimo al Bar alla Loggia, abbiamo scelto di pranzare al ristorante di fronte, quello proprio accanto alla Loggia dei vicari.
Si tratta del ristorante San Marco, un locale con cucina tipica proprio al centro del paese.
La scelta è stata felicissima: nonostante fosse fine febbraio faceva talmente caldo che abbiamo potuto mangiare fuori godendoci la vista e gustando piatti buonissimi.
Ecco, per parlare del ristorante San Marco il superlativo posso usarlo!
Io e Luca, carnivori come al solito, abbiamo mangiato divinamente ordinando due antipasti quali crostini di lardo e affettati misti, e due secondi, spezzatino di cinghiale e spezzatino di musso, il tutto annaffiato da ottimo vino.
Pensate che i piatti erano talmente buoni ed abbondanti che la sera abbiamo dovuto saltare la cena tanto eravamo pieni!
Visita ad Arquà Petrarca, la giornata tipo
Concludo l’articolo parlandovi della giornata tipo ad Arquà Petrarca e dintorni.
Innanzi tutto, se visitate il borgo di domenica, vi consiglio di arrivare presto la mattina in quanto troverete molta meno gente e potrete godervi il paesino molto di più.
Visitate la tomba, la chiesa e poi perdetevi tra le vie fino ad arrivare alla piazzetta principale con l’oratorio e la Loggia dei Vicari.
A questo punto visitate o ammirate da fuori la casa del Petrarca e poi incamminatevi su per il sentiero che conduce, in 45 minuti sola andata, al panoramico Pianoro del Mottolone (QUI il mio articolo con tutte le indicazioni sul sentiero).
Godetevi il panorama, tornate indietro, gustatevi un buon aperitivo e poi pranzate, verso le 13.30/14 al ristorante San Marco.
Finito il pranzo rotolat…camminate fino al parcheggio e recatevi a Villa Barbarigo a Valsanzibio che dicono essere molto bella.
Dicono? Ebbene si, non l’abbiamo vista, o meglio l’abbiamo vista soltanto da fuori in quanto la gente era davvero troppa e non ce la siamo sentita di entrare.
Siamo quindi tornati a casa, stanchi ma davvero soddisfatti della nostra prima visita alla zona dei Colli Euganei.
Arquà Petrarca infatti, nonostante non ci abbia conquistato come altri borghi, nel complesso ci è piaciuta e ve la consiglio abbinandola al Pianoro del Mottolone e ad un buon pranzo tipico.
Un’aggettivo per descrivere la nostra giornata? Luca perdonami ma lo devo dire….una giornata BELLISSIMA!
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