USA 2018: Diario di viaggio – Day 3 (Seconda parte)
….Con la pancia piena saliamo in macchina e attraversiamo il John Rockefeller Memorial Parkway per raggiungere Yellowstone.
Dopo un po’ finalmente vediamo qualcosa sulla destra… il cartello che indica l’ingresso del parco, siamo finalmente a Yellowstone! Facciamo una foto? Ma no, c’è tempo, staremo qua 4 giorni!!
Vista la giornata splendida decidiamo di non perdere tempo e iniziare subito alla grande con la Grand Prismatic Spring.
Quando arriviamo a West Thumb però cambiamo idea e decidiamo di cominciare la nostra visita qui, è presto e farle entrambe non sarà un problema.
Scendiamo dalla macchina, imbocchiamo le passerelle e…. il primo impatto con Yellowstone è stratosferico.
C’è un sacco di gente ma non ce ne importa. Cosa abbiamo davanti agli occhi?
Non riusciamo a distogliere lo sguardo dai colori intensi delle pozze, è un qualcosa che non si può spiegare. Il lago poi rende tutto ancora più bello, abbiamo fatto proprio bene ad iniziare da qui, è uno spettacolo!
Torniamo alla macchina che siamo tutti sudati, fa un caldo incredibile. Che sbalzo termico c’è tra mattina e pomeriggio?!
Onde evitare di sciogliermi decido di cambiarmi e mettere la canottiera provocando tutta l’invidia di Luca, che in quel momento probabilmente mi odia.
Lui non può cambiarsi visto che l’unica canotta a portata di mano è una delle mie, non so perché ma credo non gli starebbe così bene
Proseguiamo per la Grand Prismatic, la strada è un po’ piatta ma ci abitueremo. Qui a Yellowstone le distanze tra un posto e l’altro sono infinite e a volte, anzi, piuttosto spesso, la strada è un po’ barbosa.
Poi però, quando arrivi a destinazione, quello che vedi è talmente bello che ti dimentichi tutto ciò.
Quando arriviamo al nuovo trail per la Grand Prismatic il parcheggio è pieno ma basta aspettare un paio di minuti che si libera un posto.
Partiamo e percorriamo giusto 500metri prima di fare il nostro primo avvistamento, la red fox.
Dopo qualche foto proseguiamo sul sentiero, impazienti di vedere questa Grand Prismatic. L’ho vista in foto talmente tante volte che sono proprio curiosa di vedere come sia dal vivo.
Arriviamo all’overlook e….resto senza parole.
Del silenzio e della tranquillità di cui leggevo prima della creazione del trail ufficiale non c’è traccia, ci sono solamente miliardi di persone intente a fare la propria foto ricordo.
Ma va bene anche così, quando lo spettacolo è talmente meraviglioso non pensi alla gente che ti sta intorno.
Luca mi deve trascinare via, non me ne andrei più. Stamattina è toccato a me con l’orso, stavolta tocca a lui. Ci diamo il cambio!
E’ ancora presto quindi ne approfittiamo per vedere anche il Biscuit Basin e il Black sand Basin, anche questi splendidi.
L’unica pozza che mi lascia un po’ delusa è la Emerald pool, me l’aspettavo più luminosa e invece la troviamo parecchio spenta.
Ormai si è fatto tardi ed è ora di andare al nostro Canyon Lodge a vedere dove passeremo le prossime 4 notti.
Facciamo il check in e come al solito siamo nell’edificio più lontano dal corpo principale. Strano, non succede mai!
Probabilmente è qui che confinano i poveri, quelli come noi che prenotano una stanza standard, quelli che non possono spendere 300$ a notte per dormire dentro al parco.
Vabbè, dormiremo nella Siberia del Canyon Lodge, ce ne faremo una ragione.
La stanza almeno è carina anche se piuttosto piccola, ha il pavimento in parquet e il letto è comodo.
Il bagno però è minuscolo e c’è una grossa mancanza, non c’è il frigo. Ma come si fa a non mettere un frigo con tutto quello che costa sta stanza?! Maledetti!!!
Una volta sistemati i bagagli tentiamo di andare a mangiare al ristorante ma ci rimbalzano. Serve la prenotazione e stasera e domani sera è già tutto pieno. Possono tenerci un tavolo per dopodomani se vogliamo.
Prenotiamo e andiamo a vedere su cosa possiamo ripiegare. Scegliamo il self Service, alta cucina, 3 stalle Michelin.
Mangiamo malissimo. La bistecca è oscena anche se è impanata. Come è possibile?! Dai, di solito tutto ciò che viene fritto è buono! Questa invece fa proprio schifo e riesco a finirla a fatica.
Finito di mangiare ci ritiriamo nelle nostre stanze e anche stasera ce ne andiamo a letto come le galline.
Di sicuro però ce ne andiamo a letto contenti, oggi è stata una di quelle giornate che ricordi per sempre e ancora adesso, a distanza di quasi 3 anni, se penso a quella giornata a Grand Teton e Yellowstone mi emoziono.