Lago d’Iseo in un giorno: il nostro itinerario improvvisato
Esiste un itinerario ideale che permetta di vedere il più possibile del lago d’Iseo, magari in un giorno?
Fino a pochi giorni fa non ne avevo idea. Come sarebbe a dire che non ne avevo idea?
Ebbene, fino a qualche giorno fa, non ero mai stata al lago d’Iseo. E abito in Veneto, a 2 ore di auto, mica in Sicilia!!
Non so perchè ma gli ho sempre preferito il lago di Garda, forse per la maggiore vicinanza a casa.
L’altro giorno però, dopo 30 anni di vita, finalmente mi sono decisa e siamo saliti in macchina, alla volta del lago d’Iseo.
E udite udite, per la prima volta dopo tanto tempo, siamo partiti senza avere un’itinerario preciso.
Non sapevo quindi bene cosa aspettarmi: i paesini sarebbero stati carini come quelli al lago di Garda? Il panorama ci avrebbe soddisfatto?
Con questi quesiti per la testa siamo partiti, un pò indecisi su dove andare.
Solo una cosa sapevo: dovevo provare i 3 locali di cui volevo parlare in un nuovo articolo sull’aperitivo al lago d’Iseo.
No, tranquilli, il nostro itinerario di un giorno al lago d’Iseo non consiste nel trascorrere la giornata al bar!!
Scopriremo insieme cosa vedere e dove andare al lago d’Iseo per trascorrere una giornata tranquilla, tra paesini, aperitivi e punti panoramici.
Possono mancare i punti panoramici nei miei itinerari? Ovviamente no!!
Itinerario di un giorno al lago d’Iseo, cosa vedere
Voglio farvi una piccola confessione: non ero più abituata a partire così, allo sbaraglio, senza sapere dove andare, cosa vedere, dove mangiare.
Ormai lo sapete, sono miss organizzazione e non parto mai senza itinerario.
Stavolta però abbiamo deciso di visitare il lago d’Iseo praticamente 10 minuti prima di partire e non ho avuto il tempo di studiare.
Com’è andata?
Non vi nego che la cosa mi ha messo un pò di ansia ma è stata una giornata splendida, iniziata con un divertente siparietto in autostrada.
“Luca non ti pare strano partire senza avere la più pallida idea di dove andare?”
“Ma lo sappiamo dove andare Giò, al lago d’Iseo!!”
“Scemo, intendo senza sapere dove andare al lago d’Iseo, partire senza avere un’itinerario!!”
“Effettivamente è vero…non sappiamo nemmeno l’uscita dell’autostrada!!”
“Ma davvero non la sai Luca?”
“No, meglio che la guardi altrimenti andiamo a finire al lago di Como!”
Per fortuna al lago di Como non ci siamo arrivati e, una volta a Brescia ovest, siamo usciti dall’autostrada in direzione Sulzano, dove nel lontano 2016 partiva una delle più famose opere di Christo.
Ve lo ricordate il The Floating Piers, la lunga passerella gialla sul lago d’Iseo? Il punto di partenza era proprio Sulzano.
Sulzano – Tappa 1
La nostra prima tappa è Sulzano, attirati da qualche foto vista in rete.
Cosa fa un’appassionata di fotografia quando va in un posto? Sceglie i luoghi e i paesi più fotogenici.
Sulzano è uno di questi, con la sua bella vista su Monte Isola.
Arriviamo verso le 11 e facciamo subito i conti con un grosso problema, quello del parcheggio.
Ci sono macchine ovunque e la folla è impressionante. Ma sono tutti qua?
Non ho studiato quindi non andiamo a colpo sicuro come al solito e ci ritroviamo a fare una rapida ricerca su Goolgle Maps.
Ci sono due grandi parcheggi ed una manciata di posti, sempre a pagamento, alle poste e vicino all’ingresso del paese.
Giriamo come trottole ma di posteggi nemmeno l’ombra. Che facciamo? Andiamo a vedere nei grandi parcheggi, non può essere tutto pieno, no?
Niente da fare, parcheggio 1 pieno, parcheggio 2 anch’esso completo.
E adesso?
“Luca scusa ma quello non è un parcheggio? Ci sono le linee bianche e c’è una P, è un parcheggio ed è pure gratuito!”
L’entusiasmo dura poco dato che, finchè parcheggiamo, ci accorgiamo che il parcheggio è si gratuito ma si può stare li al massimo un’ora.
Dobbiamo scegliere: vedere Sulzano in un ora oppure non vederla proprio.
Scegliamo la prima opzione, pronti a fare le corse che nemmeno Bolt. Ce la faranno i nostri eroi?
Arriviamo in centro e…dove sono tutti? Le uniche anime vive stanno facendo la fila per il traghetto diretto a Monte Isola, per il resto in paese c’è pochissima gente.
Facciamo subito 2+2, capendo che tutti parcheggiano qui per traghettare a Monte Isola.
Il traghetto infatti parte proprio da Sulzano per arrivare a Peschiera Maraglio, un borgo che visto da lontano sembra davvero bello.
Facciamo qualche foto, una passeggiata, e dopo 25 minuti già abbiamo finito di visitare Sulzano. La visita più veloce della storia!!
Siamo dubbiosi quindi chiediamo ad una signora del posto se è realmente tutto qua, convinti di esserci persi qualcosa.
La risposta è affermativa, Sulzano è piccola e si visita in mezz’ora.
Incredibile ma vero, il nostro parcheggio di un’ora è stato più che sufficiente, chi l’avrebbe mai detto?
Torniamo alla macchina e ripartiamo, direzione Darsena 21 per l’aperitivo. Sono le 11 e mezza, l’ora è quella giusta!!!
Darsena 21 – Tappa 2
Non ho prenotato, troveremo posto?
Eccolo qua il mio pensiero durante il brevissimo tragitto Sulzano – Darsena 21.
Quant’è difficile non aver nulla di programmato quando sei abituato a pianificare sempre tutto? Tantissimo!!
Arriviamo al bar verso le 11.45 e, quando la cameriera ci dice che hanno posto, tiro un sospiro di sollievo.
Il tavolino è a nostra disposizione solo per un ora visto che dopo è riservato ma ce l’abbiamo fatta, non abbiamo dovuto cambiare locale.
Il posto è favoloso: una terrazza con una vista meravigliosa sul lago d’Iseo.
Noi per fortuna siamo nella piccola parte all’ombra, vista limitata ma almeno non devo sentire Luca lamentarsi del caldo.
Ordiniamo due franciacorta Saten, passando davvero dei bei momenti. Locale super consigliato!
Iseo – Tappa 3
Bene, è arrivato il momento di pranzare. Dove andiamo?
E’ qui vicino, perchè non scegliere Iseo?
Arriviamo e, con la solita fortuna che lo contraddistingue, Luca trova posto appena fuori dal centro del paese.
Il parcheggio ci costa 2 euro l’ora ma almeno non dobbiamo fare chilometri a piedi sotto il sole cocente.
Dopo una rapida occhiata a tripadvisor Luca individua 3 ristoranti in cui sembra si mangi bene e si spenda il giusto.
Quale scegliamo? Nessuno dei 3.
Mentre stiamo passeggiando sul lungolago individuiamo un ristorante con vista, i piatti proposti nel menù ci ispirano quindi decidiamo di entrare.
Visto che stiamo andando allo sbaraglio bisogna fare le cose per bene no?!
Per fortuna scegliamo bene e mangiamo del pesce davvero buono, di cui siamo entrambi soddisfatti.
E adesso? Adesso si fa un giretto a piedi per il paese, bisogna pur smaltirlo il pranzo.
Sul lungolago vediamo dei ragazzini che fanno il bagno: le loro cose sono bellamente appoggiate sul marciapiede tra la gente e loro entrano ed escono dall’acqua un tuffo dopo l’altro.
Dico a Luca che si vede che sono giovani, a noi nemmeno verrebbe in mente di mollare tutta la nostra roba sul marciapiede per tuffarci.
Come no, mi risponde lui, io lo farei.
Scoppio a ridere, me lo vedo che molla tutto e si tuffa.
Fortunatamente per noi non ha il costume quindi rinuncia al tuffo e proseguiamo, visitando il piccolo paesino.
Il centro è piccolo ma in alcune vie c’è il mercatino ed è piacevole farci un giretto.
Santuario di Santa Maria del Giogo – Tappa 4
Ve l’ho anticipato all’inizio, nei miei itinerari i punti panoramici non mancano mai.
Così, durante il pranzo, diamo un’occhiata a cosa c’è nella zona, individuando proprio il Santuario di Santa Maria del Giogo.
Cosa succede quando cerchi velocemente, senza leggere bene tutto?
Succede che ti ritrovi su per una stradina stretta e piena di curve a pregare che non arrivi nessuno dal senso di marcia opposto.
Partiamo da Iseo impostando il navigatore su Santa Maria del Giogo, ignari di quello che ci aspetta.
La strada è asfaltata e dovremmo arrivare a destinazione in una ventina di minuti.
Il condizionale è d’obbligo vista la stradina che ci troviamo davanti: ripida, stretta, piena di curve.
Cosa facciamo se incrociamo una macchina? Due auto qui non ci passano.
Per fortuna qualcuno da lassù ascolta le nostre preghiere ad arriviamo a destinazione senza incrociare nessuno.
Luca è tutto sudato, già col pensiero al ritorno.
“Giò ma che strade mi fai fare? Al ritorno guidi tu!!”
“Certo Luca, mi sembra un’ottima soluzione se vuoi finire giù per il burrone!! Visto cosa succede senza itinerario? Che ci ritroviamo in queste situazioni!!”
In cima comunque non siamo gli unici pazzi arrivati fin qui in macchina, tanto che facciamo quasi fatica a trovare posto nel piccolo parcheggio.
Da li, in soli 5 minuti di cammino, si raggiungere il santuario.
La vista sul lago è magnifica, talmente bella che, per un attimo, ci dimentichiamo quasi di dover fare la strada al contrario.
Scopriamo che la strada malefica non è l’unica via per arrivare qui ma è possibile raggiungere il santuario anche a piedi attraverso un semplice sentiero di circa 40 minuti.
Decidiamo che, se ci sarà una prossima volta, sarà sicuramente a piedi.
Bene, è arrivato il momento della verità, dobbiamo scendere percorrendo la stradina. Aiuto!
Saliamo in macchina e ripartiamo, con il cuore in gola.
Una macchina la incrociamo ma abbiamo davvero una gran botta di…fortuna. Il caso vuole che la macchina la troviamo proprio in corrispondenza di uno dei pochissimi punti in cui la strada si allarga.
Quanto siam stati fortunati da 1 a 10? 1000!! 😀
Scendendo veniamo ripagati della fatica dal panorama splendido, talmente bello che non resistiamo e ci fermiamo per un selfie con la GoPro.
Il posto è meraviglioso e siamo davvero entusiasti. Possiamo esultare, siamo in salvo!!
Paratico – Tappa 5
Paratico me l’avevano descritta come la regina della movida insieme a Sarnico, un pò la Desenzano del lago d’Iseo insomma.
Decidiamo quindi di andare a festeggiare la salvezza al Belleville Rendevous, un bel locale sul lago.
Purtroppo è troppo presto e lo troviamo semivuoto, decidendo così di limitarci ad una passeggiata sul lungolago pieno di bancarelle.
Scopriremo solo successivamente che il locale si anima più tardi.
Paratico, ad onor del vero, non ci entusiasma particolarmente quindi, dopo un breve giretto decidiamo di cambiare aria.
Dobbiamo ancora brindare alla salvezza quindi risaliamo in auto e decidiamo di proseguire ancora un pò fino a Predore per raggiungere un altro locale di cui avevo letto grandi cose, il Molo 31.
Molo 31 – Tappa 6
E’ l’ora dell’aperitivo e si vede, i parcheggi vicino al bar sono pieni.
Fortunatamente io viaggio con Luca e per lui un posto sembra esserci sempre Troviamo l’unico posteggio libero della zona e, in meno di due minuti, chiediamo all’ingresso se c’è un tavolino libero.
Abbiamo fortuna e finalmente possiamo festeggiare di non essere finiti giù per il burrone!
Beviamo un hugo, accompagnato da tanti stuzzichini, ed ascoltiamo buona musica.
Davanti abbiamo l’ultima decisione della giornata: torniamo a casa o ceniamo fuori?
Casa – Tappa 7
Temiamo di trovare traffico quindi, finiti i nostri drink, decidiamo di fare rientro a casa.
In autostrada, in corrispondenza del mio lago preferito, provo ad aggiungere una tappa che non mi stanca mai: “Luca, però potremmo fermarci a cenare al Lago di Garda, magari a Sirmione!”
“Giò, nessuno ti vieta di provarci ma nessuno mi vieta di dirti di no!! Sai che casino poi rientrare a casa? No no, non ci penso proprio a fermarmi.”
Niente, tentativo miseramente fallito
Rientriamo così a casa, consapevoli di aver trascorso una giornata splendida e… avventurosa. 😀
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