Monte Cengio, trekking tra gallerie e trincee
L’escursione al Monte Cengio è il trekking che tutti i camminatori della domenica sognano: corto e poco impegnativo ma al contempo estremamente scenografico.
Siete appassionati di montagna ed avete storto il naso? Non preoccupatevi, il Monte Cengio con la sua storia ed i suoi panorami favolosi non deluderà nemmeno voi.
Al monte Cengio infatti non si va soltanto per camminare ma anche per immergersi nella storia della Prima Guerra mondiale.
Monte Cengio, un pò di storia
Il Monte Cengio è tristemente noto per alcuni avvenimenti della Prima Guerra Mondiale.
Cosa successe?
Nel 1916 l’esercito austro-ungarico lancia un’offensiva sugli altipiani trentini e veneti per invadere la pianura padana e prendere alle spalle l’esercito italiano.
Il Monte Cengio diventa quindi l’ultimo baluardo difensivo all’attacco austroungarico, l’ultima speranza di impedire all’esercito nemico di raggiungere agevolmente la pianura veneta.
Sul posto viene inviata la brigata Granatieri di Sardegna, con l’arduo compito di fermare l’avanzata austriaca nonostante le poche munizioni e la mancanza di cannoni.
Dopo diversi giorni, nonostante l’eroica resistenza, il 3 giugno del 1916 l’esercito austro-ungarico conquista il Monte Cengio.
Sull’altipiano è’ una vera e propria strage: di circa 10 000 uomini che giunsero ad Asiago se ne salvano 1000.
Tuttavia, sul Cengio, il sacrificio della Brigata Granatieri di Sardegna non è vano.
Anche dalla parte austriaca infatti ci sono perdite pesantissime, perdite che permettono successivamente alle truppe italiane di riconquistare il Monte Cengio.
Trekking al Monte Cengio
Il trekking al Monte Cengio è una passeggiata adatta a tutti, una di quelle brevi e senza particolari dislivelli.
Grandi, piccini, appassionati di storia, fotografi…impossibile non tornare a casa soddisfatti dal monte Cengio.
Cosa centrano i fotografi? Ho menzionato i fotografi perchè l’escursione al Monte Cengio è estremamente scenografica e ben si presta a scattare bellissime foto.
E’ proprio così che l’ho trovata, cercando una passeggiata non troppo impegnativa per iniziare la stagione, un sentiero che mi permettesse sia di vedere panorami super sia di scattare qualche bella foto.
Quando spulciando in rete ho trovato il Monte Cengio non ho avuto nessun dubbio, avevo trovato la nostra passeggiata.
Dove si trova il monte Cengio?
Il Monte Cengio è una montagna dell’Altopiano dei Sette Comuni, a 1.354 m s.l.m.
Si trova a Cogollo del Cengio (VI), in una posizione da cui si può ammirare uno dei paesaggi più belli dell’Altopiano.
E’ proprio la posizione a renderlo un’escursione perfetta per chi vuole abbinare panorama e un sentiero non troppo impegnativo con la visita di un posto di elevato valore storico.
Come arrivare e dove parcheggiare?
Per raggiungere il Monte Cengio bisogna percorrere l’autostrada Valdastico ed uscire al casello autostradale di Piovene Rocchette, seguendo poi le indicazioni per Asiago.
Percorrete quindi la “Statale del Costo” SS49 e poco dopo la fine della salita, sulla sinistra qualche metro prima della locanda “Ai Granatieri”, troverete la strada di accesso alla zona monumentale.
Se arrivate da Asiago invece dovrete seguire le indicazioni per Vicenza e, alcuni chilometri dopo l’abitato di Treschè Conca, troverete la locanda “Ai Granatieri” sulla destra.
Percorrete quindi la stradina in salita per quasi 4 chilometri fino ad arrivare al piazzale Principe del Piemonte, dove potrete lasciare la vostra auto ed iniziare la camminata.
Se avete bisogno di rifocillarvi o di andare in bagno vi consiglio di farlo proprio al bar trattoria Ai Granatieri in quanto il rifugio Al granatiere, lungo il sentiero, è spesso chiuso.
No, non sto impazzendo: uno è il bar trattoria ai Granatieri, lungo la statale del Costo, l’altro invece è il Rifugio al Granatiere, sul sentiero ma spesso chiuso.
E’ piuttosto chiaro che sul Monte Cengio scoprirete la storia dei granatieri, vero?!
Informazioni utili e consigli sulla passeggiata
Il sentiero è lungo soltanto 6 chilometri, con un dislivello di 300 metri.
Si tratta del classico trekking in cui vedere panorami da favola con uno sforzo fisico molto contenuto: passaggi a strapiombo (mai pericolosi), trincee e tante gallerie.
E quindi utile avere una torcia ma va benissimo anche la pila del cellulare, le gallerie sono brevi e il consumo della batteria non vi farà preoccupare.
Per percorrerlo noi ci abbiamo impiegato circa un paio d’ore, fermandoci milioni di volte per le più svariate ragioni.
Sosta n. 1 – le trincee.
Sosta n. 2 – le gallerie.
Sosta n. 3 – la storia.
Sosta n. 4, 5, 10, 20, 100 – il panorama.
In pratica, avessimo voluto percorrere il sentiero a testa bassa senza fermarci ci avremmo messo poco più di un’ora.
Perchè ve lo sto raccontando? Di sicuro non per vantarmi di quanto io sia allenata visto che non lo sono per niente.
Ve lo sto dicendo perchè, se capitate sul sito Asiago.it cercando informazioni sull’escursione, troverete un tempo di percorrenza di 3-4 ore.
Non spaventatevi, vi assicuro che non ci avremmo messo così tanto nemmeno camminando all’indietro. 😀
L’escursione nel dettaglio
Con le parole è impossibile descrivere quello che vedrete al Monte Cengio.
Sarete circondati da panorami splendidi, tanta storia e…tanta gente.
Essendo un percorso facile e breve c’è sempre tanta gente, motivo per cui vi consiglio di partire presto la mattina, non più tardi delle 9.30.
Ma dove ero rimasta? Ah si, volevo descrivervi brevemente il sentiero del Monte Cengio.
Lasciata la macchina al Piazzale Principe del Piemonte troverete sulla sinistra, vicino a dei tabelloni informativi, l’inizio del sentiero.
Da qui, dopo una breve salita, una trincea e qualche galleria arriverete al pezzo forte del trekking, la mulattiera di arroccamento ed al famosissimo salto del Granatiere.
E’ tutto un saliscendi e le leggere salite non le sentirete nemmeno tanto è bello il panorama circostante.
Proseguendo finirete al piazzale pennella dal quale, proseguendo il salita per pochi metri, raggiungerete la cima del Monte Cengio.
Opinione spassionata? La vista è bella ma non bellissima, il sentiero da il meglio di se prima, sulla mulattiera di arroccamento.
Una volta tornati al piazzale Pennella, seguendo le indicazioni per il rifugio al Granatiere, inizierete la discesa e troverete ben presto sulla vostra strada una chiesetta ed un monumento dedicato ai granatieri di Sardegna.
Da qui avete due scelte, tornare sui vostri passi percorrendo il sentiero dell’andata oppure completare l’anello percorrendo la stradina asfaltata che in 10 minuti scarsi vi porterà al piazzale Principe del Piemonte.
Noi non ci abbiamo pensato un secondo e abbiamo scelto la rapida stradina in mezzo ai campi visto che ormai, a mezzogiorno, sul sentiero c’era decisamente troppa gente.
Voto al Trekking al Monte Cengio? 10+!!
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