USA 2017: Diario di viaggio – Day 15
La giornata inizia presto, alle 7 siamo già svegli visto che qualche giorno fa abbiamo prenotato l’escursione in Jeep delle 9, tra le rocce rocce di Sedona.
La colazione all’Arabella Hotel è fantastica, la migliore dell’intero viaggio.
C’è tantissima scelta e si mangia su un terrazzino all’aperto con vista piscina, la temperatura è perfetta e l’atmosfera che si respira anche.
Ecco perché vanno tutti a letto presto, sono le 7.30 e la sala è già piena di americani che, scarponi ai piedi e colmi di entusiasmo, si apprestano ad iniziare la giornata.
L’energia contagia anche noi e, dopo la bella mangiata, ci prepariamo per andare in centro al paese dove ci aspetta la nostra pink Jeep.
Sedona è piena di cose fare e da vedere così abbiamo deciso di dividere in due la nostra giornata piena.
Mattinata a bordo della Jeep alla scoperta della Schnebly Hill road e di un famosissimo trail per fuoristrada, il Broken Arrow.
Pomeriggio dedicato invece a un trail a piedi, quale sarà lo decideremo più tardi a pranzo.
Che ne è stato dei due avventurieri che eravamo fino a pochi giorni fa?
Cosa ci ha fatto decidere di fare un escursione guidata in Jeep anziché cimentarci da soli in improbabili sterrati?
Beh, volevamo fare la Schnebly Hill road.
Le opzioni erano due, tour guidato o auto propria….visto quanto successo qualche giorno prima abbiamo evitato di ripetere l’esperienza, rischiare di morire due volte in una vacanza è un po’ troppo perfino per noi.
Abbiamo così acquistato, online sul sito della pink jeep, l’opzione combinata Schnebly Hill road e Broken Arrow trail, dura 3 ore e la consiglio assolutamente se scegliete di fare un tour in Jeep.
Le altre macchine, quelle che facevano solo il famosissimo Broken Arrow, erano pienissime mentre noi eravamo comodi comodi in 4 soltanto.
Al punto di ritrovo ci dividono in gruppi e nel nostro siamo solo noi. Vuoi vedere che siamo così fortunati?!
L’illusione dura poco, appena partiti l’autista ci dice che dobbiamo passare a prendere un paio di persone in un hotel li vicino.
Sale una coppia di Americani, più o meno della nostra età, l’unica differenza è che mentre io indosso robusti scarponi da montagna la ragazza indossa le infradito.
Infradito?! Per un escursione in Jeep in mezzo alle rocce rosse? Non riesco ad immaginare outfit più adatto!
Ah, c’è anche un’altra differenza, loro alloggiano in uno degli hotel più lussuosi e cari di Sedona, con tanto di SPA e massaggi ai clienti. Proprio come il nostro!!
Il giro inizia con la Schnebly Hill road e, mentre la percorriamo, penso che fare questa strada con la nostra auto sarebbe stato un suicidio.
Meno male che, per una volta nella nostra vita, siamo stati prudenti.
La vista comunque è spettacolare e l’autista/ guida è davvero preparato e ci da un sacco di informazioni su Sedona e su quello che stiamo vedendo.
Il problema è che parla in Americano strettissimo e velocissimo e, noi che non siamo esattamente dei mostri con la lingua, ne capiamo a malapena metà.
Vabbè pazienza, ci consoliamo con la vista.
Lo scenario è meraviglioso, peccato che i compagni di viaggio quasi non proferiscono parola.
Boh, forse abbiamo noi la faccia antipatica, chi lo sa.
A metà escursione ci fermiamo per una sosta bagno e Luca rimane sconvolto quando esco dal bagno delle signore chiacchierando amabilmente con la ragazza americana.
“Ma tu riesci ad attaccare bottone anche con i sassi?!” mi chiede un po’ allibito.
Ma noooo, eravamo li a lavarci le mani insieme e la parola è uscita spontanea.
La ragazza, una volta rotto il ghiaccio, mi racconta che vengono dal Kentucky e che non ci avevano rivolto la parola perché pensavano non parlassimo inglese.
Adorano l’Italia e l’anno prima le loro ferie sono state proprio nel nostro paese: Roma, Firenze, Milano e Venezia.
Il nostro paese per loro è il posto più bello del mondo. Proprio come gli USA per noi . Facciamo cambio?!
Se vogliono, visto che ci siamo, mi offro volontaria per fare cambio anche con il loro hotel, faccio volentieri questo sacrificio!
L’escursione prosegue per il Broken arrow trail, sterrato davvero tosto e impossibile da affrontare con un auto normale.
Si salta che è un piacere, il che è molto divertente se non fosse per la mia povera schiena che implora pietà.
Quindi, se posso dare un consiglio, evitate come la peste i sedili posteriori dell’auto se avete anche solo un po’ di mal di schiena, non fate come me che, gagliarda, mi ci sono fiondata pensando che si, è più divertente, sono giovane, che problemi ci sono.
Scendiamo prima a Chicken point e poi a Submarin Rock, uno spuntone di roccia lungo e stretto che sembra davvero un sottomarino.
Qui il nostro autista si ferma per permetterci di assaporare i luoghi e fare qualche foto.
Gli americani sono davanti a noi quindi scendono prima loro, lui la precede e una volta sceso in modo molto cavalleresco le porge la mano e la sostiene passo passo nella discesa dalla Jeep.
Si si, è proprio uguale a Luca sto ragazzo.
Mentre sto pensando ciò Luca, manco mi leggesse nel pensiero, scende e mi porge anche lui la sua mano ridendo come un matto.
Lo fulmino e lui continua a porgermi la mano che alla fine prendo dicendogli che è proprio scemo.
Lui continua a ridere e mi stuzzica “Ti piacerebbe vero avere un moroso come quello che ti porge la manina per scendere dalla macchina, di la verità!!”
Ed io “ ovviamente si, ma cosa vuoi io non ho l’uomo romantico, io ho un orso…..”
Ecco!! Dopo il piccolo Peruz, lo scoiattolo Peruz oggi ho scoperto che esiste anche un esemplare di orso Peruz!!
Siamo piegati, ci riprendiamo dal nostro momento ilarità solo quando i due nostri nuovi amici vengono a chiederci se vogliamo una foto, ci dicono che in questi posti così belli è un peccato non avere nemmeno una foto insieme.
Ovviamente la foto esce oscena, di sicuro di professione lei non fa la fotografa.
Il posto però è meraviglioso, abbiamo scelto ottimamente la nostra escursione mattutina.
Risaliamo in macchina, facciamo ritorno in paese e, una volta salutati i ragazzi e la guida, andiamo a mangiare un buon trancio di pizza in un locale in centro.
Qui discutiamo su cosa fare il pomeriggio, io mi ero segnata la Doe Mountain ma Luca vorrebbe fare qualcosa di più, qualcosa che non è alla portata di tutti.
Mi chiede che escursioni ci sono e quando arrivo a quella della Cathedral Rock i suoi occhi si illuminano.
Ecco, potremmo fare quella!!
Luca ma….è una mezza scalata, sei sicuro?
Lui ormai ha deciso e convince (più o meno) anche me.
Dai, mi dice, una volta facevamo le ferrate, cosa vuoi che sia quel trail?!
Si caro mio ma le ferrate le facevo con caschetto e moschettoni, non senza niente!
Non c’è niente da fare, quando si mette in testa qualcosa è più testardo di me, quindi, verso le 2 del pomeriggio, siamo al parcheggio del trail per la C.
C’è poca gente e partiamo insieme a due ragazze che rinunceranno all’impresa al primo pezzetto con una parvenza di difficoltà.
Bene, si inizia! Il panorama è superlativo, come dappertutto qui a Sedona, e il trail non è facile ma nemmeno impossibile.
Noi l’abbiamo fatto senza particolari difficoltà a parte un po’ di fiatone da parte mia.
Arrivare in cima, dopo aver visto più di qualcuno arrendersi e tornare indietro, è stata davvero una bella sensazione.
Luca aveva ragione a voler fare questo trail ma, ancora una volta, evitiamo di dirglielo altrimenti si gasa troppo!
Contenti torniamo al parcheggio e andiamo a vedere il panorama dall’aereoporto.
Vorrei dire ancora una volta che è tutto bellissimo ma mi sembra di essere un disco rotto.
Però c’è poco da fare, qui a Sedona è tutto così ipnotizzante che non posso che continuare a pensare a quanta meraviglia ho di fronte.
Ah, vi ho detto che anche da qui il panorama era davvero bellissimo?!
E’ ora di tornare in hotel, stasera ci aspetta l’aperitivo all’Elote, dove, a detta dei locals, fanno il miglior margarita di Sedona.
Caso vuole che l’Elote sia affianco al nostro hotel e che la terrazza adibita all’aperitivo sia quella dove facciamo colazione la mattina.
Quindi una bella doccia, un cambio d’abito e via, siamo già in fila per il nostro aperitivo.
C’è tanta gente quindi, mentre io tengo un tavolo, Luca fa la fila per prendere i nostri Cocktail, Mojito per lui e ovviamente Margarita per me.
FANTASMAGORICO!!
Ne berrei un altro ma nel frattempo la fila è diventata chilometrica quindi andiamo in centro, al Cowboy grill, dove mangiamo cactus fritti, serpente e altra carne non identificata.
Beh, che dire, i Cactus fritti sono stati la sorpresa della serata. Buonissimi!
Ristorante consigliatissimo se si vogliono provare cose particolari.
E’ tardi e domani abbiamo un’altra traversata oceanica quindi ce ne andiamo a letto, con la consapevolezza che oggi Sedona ci ha regalato una giornata da 10+.
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