Viaggiare non è mai abbastanza.

USA 2017: Diario di viaggio – Day 14

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La sveglia suona prestissimo, abbiamo un sacco di cose da fare: vedere l’alba, percorrere la Cottonwood road, fare tappa al Grand Canyon e visitare la bellissima Sedona.

Usciamo dalla stanza che è ancora quasi buio, apriamo la porta e… In cielo non c’è una nuvola! Sogno o son desta?!

Squillino le trombe, rullino i tamburi, sembra proprio che oggi la maledizione non abbia intenzione di scatenarsi su di noi.

Sarà vero?? Non cantiamo vittoria troppo presto, sappiamo bene che in questo luogo la sfiga CI vede benissimo, e per CI intendo che vede benissimo me e Luca!

Sulla strada per il punto panoramico prescelto,  improvvisamente,  un bellissimo cervo ci attraversa la strada ma, grazie al cielo, lo fa senza danni.

Ci mancava solo investire un povero animale per mettere la ciliegina sulla torta al nostro rapporto idilliaco con questo parco. Fortunatamente invece stiamo andando molto piano e riusciamo a frenare senza problemi, meno male.

Arriviamo a Inspiration point che fa molto freddo, non siamo mai stati qui e quando vediamo l’anfiteatro sotto di noi rimaniamo a bocca aperta, questo, secondo noi, è sicuramente il punto migliore da cui ammirare il Bryce Canyon.

Piano piano il sole fa capolino da dietro le montagne. E’ davvero lui, per la prima volta riusciamo a vedere questo parco con il sole!

 

bryce cottonwood road

bryce cottonwood road

alba bryce

alba bryce

 

Alba molto bella ma la mia testa è già li, al grand canyon, tra poco tornerò nel parco del mio cuore.

Ma andiamo con ordine, la giornata di oggi è molto lunga quindi, poco dopo l’alba, torniamo al Ruby’s inn, facciamo colazione, carichiamo i bagagli e partiamo in direzione Cannonville, cittadina da dove parte la Cottonwood road, altra sterrata finita nel nostro radar.  

La Cottonwood Road non presenta difficoltà se è  asciutta ma, in caso di piogge recenti, può risultare molto insidiosa.

Visto che non vogliamo correre nessun rischio ci fermiamo al visitor center della cittadina a chiedere se è fattibile oppure no.

Scendo e faccio per entrare ma la porta non si apre. Ma come? Mi guardo in giro e vedo affisso un bel cartello dove c’è scritto che Il martedi’ e il mercoledi sono i giorni di chiusura.

Che giorno è oggi? Martedi’ ovviamente.

Cosa faranno ora i nostri eroi? Partire e rischiare percorrendo la Cottonwood road o prendere l’infinita e noiosa strada asfaltata?

Destino vuole che mentre cerco il bagno trovo un cartello con le condizioni della strada, ha si la data di una settimana prima, ma c’è scritto che la strada è percorribile.

Ma si, la ranger di Capitol Reef non ci aveva detto che non pioveva da giorni? Ci auto convinciamo che non siamo poi così distanti da li e imbocchiamo la sterrata.

Sarà la decisione giusta?

Fortunatamente lo è, la Cottonwood road è in condizioni perfette e anche qui rispettiamo i 15 miglia all’ora solo quando rallentiamo per fare qualche foto.  

 

cottonwood road

cottonwood road

 

La cottonwood road ad un certo punto cambia completamente e ci sembra di essere finiti in Scozia (non ci siamo mai stati in realtà, ma la immaginiamo così).

Quando sbuchiamo nella strada principale siamo soddisfatti del rischio corso ed elettrizzati per la nostra prossima tappa: Desert View, Grand Canyon National park.

E qui, contro ogni previsione, la delusione è enorme. 🙁

Dov’è finito il posto incantato visto un anno fa?

A Desert View sembra  di essere finiti nel chiasso di un raduno di turisti cinesi, sono ovunque e questo luogo è ben distante dal Grand canyon che ricordavo.

Facciamo, insieme a un altro miliardo di persone, un giro dentro la torre e poi usciamo, mi manca l’aria. Sarà l’asma?

No, è il fastidio della gente maleducata che per passare o fare una foto invece di chiedere permesso ti manda avanti a spintoni.

Mi dico ok Giò, sta calma, basterà allontanarsi un po’ dalla torre e ritroverai il tuo Grand Canyon.

Passeggiamo lungo il rim quel tanto che basta per non essere più in mezzo al caos, chiudo gli occhi, faccio un respiro zen ed eccolo li, nella mia testa, riappare il ricordo che avevo del Grand Canyon.

Quando riapro gli occhi riesco a godere di nuovo, per un attimo, delle sensazioni provate un anno prima e così, di fronte a quell’immensità, mi torna in mente perché questo è il posto che più amo al mondo.

Ed è così che, mentre Luca gironzola da solo e io sto quasi per commuovermi, arriva un cinese a battermi sulla spalla e a chiedermi se, per favore, gli faccio una foto.

Really?!?! Dai, almeno questo è educato…… 

In ogni caso, c’è poco da dire o da fare, il Grand Canyon per me rimane sempre il RE dei parchi.

 

desert view cottonwood road

grand canyon

 

Non proseguiamo oltre, la strada per Sedona è ancora lunga e abbiamo già visto il resto lo scorso anno.

A questo proposito, per me, l’ingresso da Tusayan batte quello da Desert View 10 a 0… l’ho trovato molto più scenografico.

Mangiamo i panini, saliamo sul nostro SUV e ci avviamo verso l’uscita.

Ed è in quel momento, mentre me ne sto andando, che penso a come  è’ stato bello poter tornare qui.

Si, nonostante l’affollamento di questa seconda volta, è ancora il mio parco preferito.

D’altronde, un anno fa è’ stato il mio primo national park, abbiamo avuto la fortuna di vederlo con pochissima gente, come può non essermi entrato irrimediabilmente nel cuore? 

Sedona però ci aspetta quindi proseguiamo diretti per la nostra prossima tappa.

La strada è lunga e lo diventa ancora di più quando troviamo la 89A, la strada panoramica che arriva alla città da nord, chiusa per lavori.

Non ci resta che continuare per l’autostrada e arrivare alla città da sud. Iniziamo ad essere stanchi e non vediamo l’ora di scendere dalla macchina.

Inevitabilmente il piede di Luca scivola sull’acceleratore ma dopo una leggera protesta ci rinuncio, ormai sono abituata.

Rallenta solo in prossimità dell’uscita, si piazza dietro un camion aspettando i pochi chilometri che ci separano dallo svoltare a destra.

Ed li che, piazzata a bordo strada, vediamo una pattuglia della polizia pronta a beccare chi corre troppo.

No, non noi, noi ADESSO stiamo andando piano.

Questa si che si chiama botta di c.. fortuna!!

Luca supera i limiti praticamente sempre e ovunque e troviamo la polizia l’unico secondo in cui stiamo andando piano?

Da vera fidanzata rompiscatole che si rispetti non perdo l’ occasione per rimproverarlo.

Ho come l’impressione però che le mie parole gli entrino da un orecchio e gli escano subito dall’altro. Strano, non succede mai quando si tratta di limiti di velocità!

Arriviamo a Sedona che ci fa subito una bellissima impressione, siamo completamente circondati da rocce rosse. La prima tappa è la Chapel of the Holy Cross, una piccola cappella letteralmente incastrata nella roccia.

 

cappella sedona

sedona cottonwood road

 

La cappella, e il panorama che si vede da essa, è bellissimo, Sedona ci piace già.

Lasciamo la cappella, facciamo il Check in allhotel Arabella e andiamo a fare la Red Rock loop road, una strada con delle splendide vedute sulla città.

Qui facciamo l’errore di pagare i 10 dollari per il  Crescent moon ranch, francamente nulla di così imperdibile.

 

sedona

 

Finita la nostra passeggiata a bordo fiume ci dirigiamo verso l’aeroporto, in cielo ci sono tantissime nuvole e non troviamo posto al piccolo parcheggio della collinetta da dove volevamo vedere il tramonto.

Luca allora mi dice di andare da sola, lui mi aspetta in macchina a bordo strada.

Gli chiedo se è sicuro e quando mi dice di si scendo e vado a vedere lo spettacolo.

Resto li davvero poco, il tempo di fare un paio di foto e poi torno in macchina, nonostante il posto meriti i tramonti in 2 hanno un sapore decisamente diverso.

 

tramonto sedona cottonwood road

tramonto sedona

 

Torniamo in hotel, ci prepariamo per la serata e una volta pronti andiamo in centro.

C’è gente ma, appena cala il sole, magicamente la via centrale si spopola. Cosa c’è, il coprifuoco?

Scegliamo per cena un ristorante messicano, ci sono dei tavolini all’aperto e l’atmosfera è carina.

Vediamo la nostra vicina di tavolo ordinare uno dopo l’altro, qualcosa come 6 margarita. Cavolo, questa mi batte alla grande!

Avrà antenati veneti?! 

Con la pancia piena andiamo a recuperare la macchina e ce ne torniamo in hotel, siamo stanchi e appena mettiamo la testa sul cuscino crolliamo.

Oggi è stata una giornata davvero impegnativa e ce ne andiamo a letto con la speranza di riuscire a riposarci un po’ domani! (Si Giò, credici…..:4_joy:)

 

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