Parchi nazionali americani: la mia TOP & FLOP 3
Durante i miei 3 viaggi negli Stati Uniti ho avuto la fortuna di vedere ben 16 parchi nazionali americani, parchi che mi hanno incantato e qualche volta deluso, posti che offrono paesaggi splendidi e che sono riusciti a regalarmi emozioni uniche.
Inizio facendo una premessa importante: nessun parco è brutto e tutti sono interessanti e belli da vedere, almeno una volta nella vita.
Ci sono però dei parchi nazionali americani che possono piacere più di altri ed il tutto è incredibilmente soggettivo. Non è detto perciò che il mio parco preferito sia anche il vostro, o che un parco che non ho amato particolarmente a voi non piaccia.
In questo articolo infatti troverete opinioni strettamente personali, opinioni che possono essere condivisibili oppure no ma che mi sento di condividere con voi.
Parchi Nazionali americani, TOP & FLOP 3
Parchi americani, la mia TOP 3
Grand Canyon – 1° classificato
Si lo so, forse sono banale, ma al primo posto della mia personale classifica c’è proprio lui, il Grand Canyon, probabilmente uno dei più famosi e conosciuti parchi degli USA.
Il Grand Canyon è stato il mio primo parco nazionale americano e, nonostante avessi aspettative bassissime, è riuscito a conquistarmi completamente.
Avevo visto milioni di foto prima della partenza ma non era mai riuscito a colpirmi del tutto, tanto che non mi aspettavo assolutamente nulla.
Quando però mi sono affacciata per la prima volta sul bordo del South Rim sono rimasta con la bocca spalancata, non potevo credere a cosa c’era davanti ai miei occhi.
Avete mai sentito parlare dell’effetto WOW? Ecco l’effetto che ha avuto su di me il Grand Canyon, una sensazione che non potrò mai dimenticare.
Ho avuto la fortuna di visitare sia il South Rim nel mio primo viaggio che il North rim in un viaggio successivo e devo dire che, anche se il North rim è ugualmente bellissimo, il posto d’onore nel mio cuore continua ad appartenere al South Rim.
Se volete saperne di più sul Grand Canyon non perdetevi questi articoli, troverete tantissime informazioni utili:
Grand Canyon South Rim: la guida
USA 2016: Diario di viaggio – Day 3
USA 2016: Diario di viaggio – Day 4
Grand Canyon: South Rim, North Rim o Skywalk?
Canyonlands – 2° Classificato
Al secondo posto c’è Canyonlands, altro parco dall’effetto wow assicurato.
L’ho raggiunto tramite la Potash Road e lo Shafer Trail e, di sicuro, queste strade hanno contribuito a farmelo amare ancora di più.
E’ stato un crescendo di emozioni: le meravigliose sterrate seguite poi dagli incredibili viewpoint del parco mi hanno lasciato, anche qui, letteralmente a bocca aperta.
Che meraviglia avevo davanti agli occhi?!
Se volete saperne di più su Canyonlands non perdetevi questi articoli, troverete tantissime informazioni utili:
Canyonlands: guida completa al parco più bello dello Utah
Potash Road e Shafer Trail, le fantastiche sterrate di Moab
Yellowstone – 3° Classificato
Yellowstone è un posto fuori dal mondo.
Quando sei li non riesci bene a capire cosa stai vedendo e ti serve qualche giorno per metabolizzare, per capire bene quanto sia incredibile.
Magari per voi non sarà così ma io mi sono resa conto solo qualche giorno dopo di cosa avevo visto, di quanto la natura sia stata incredibilmente generosa a Yellowstone.
Si perchè, quello che vedi a Yellowstone, non lo vedrai da nessun’altra parte.
Natura selvaggia, canyon mozzafiato, altissime cascate, sorgenti termali e geyser attivi, senza dimenticare le tantissime specie animali che sicuramente incontrerete sul vostro cammino.
Yellowstone insomma è una concentrazione di meraviglie, un posto unico al mondo, uno di quei posti di cui puoi dire con orgoglio “Io ci sono stato”.
Impossibile non innamorarsene!!
Parchi americani, la mia Flop 3
Mesa Verde – 1° classificato
Mesa Verde è uno dei pochi parchi americani che non mi ha detto niente, assolutamente nulla.
Non è brutto ed è interessante dal punto di vista storico ma, per noi, è stato estremamente deludente.
Tutto è molto piatto e, anche le escursioni che decantano come impegnative ed avventurose, non risultano per niente entusiasmanti.
Noi abbiamo fatto quella a Balcony house, uno dei piccoli villaggi scavati nella roccia, ed è stata poco meno di una passeggiata di salute.
L’avventura, almeno per noi, è un’altra cosa.
Un po’ prima delle 9 siamo al punto di ritrovo dove facciamo conoscenza con il ranger che ci guiderà in questa avventura.
Ha evidentemente il compito di farci terrorismo psicologico visto che passa 10 minuti a dirci quanto sia pericolosa l’escursione e che se vogliamo tirarci indietro siamo ancora in tempo, non c’è nessuna vergogna.
La domanda mi sorge spontanea, stiamo per entrare a Balcony House o nella bocca dell’inferno?!
Per fortuna dopo un po’ partiamo, ritira i ticket e ci incamminiamo giù per il sentier…no ho cantato vittoria troppo presto, dopo 5 metri siamo fermi di nuovo.
Ci spiega la storia della zona e poi ripartiamo. Stavolta di metri ne facciamo 20 prima di stopparci ancora. Ok, ora inizio a spazientirmi, ci arriveremo mai a sta benedetta Balcony House?
Sto ranger parla parla parla… è anche interessante all’inizio ma poi la tira davvero troppo per lunghe.
Dopo un tempo infinito finalmente arriviamo a destinazione e qui ci becchiamo altri 5 minuti di raccomandazioni sulla pericolosità di quello che andremo ad affrontare.
Iniziamo il breve percorso all’interno della Balcony house e, a parte delle scale a pioli brevissime e un tunnel davvero corto in cui bisogna strisciare, non c’è proprio nulla di avventuroso.
Caro ranger, per te questo sarebbe pericoloso?!
Usciamo un po’ delusi, la Balcony House sarebbe anche carina se l’escursione non consistesse in 10 minuti di visita, 18 ore di chiacchiere del ranger e 27 ore di raccomandazioni.
Arches – 2° classificato
Arches al secondo posto della classifica dei flop? Si, non avete letto male, è proprio così.
Ricordate all’inizio quando vi ho detto che tutto è estremamente soggettivo? Ecco, mi riferivo proprio a questo.
Arches è indubbiamente bellissimo ma noi non ne siamo rimasti colpiti, non c’è stato alcun colpo di fulmine.
Le rocce rosse creano uno scenario affascinante ma niente di più, secondo la nostra opinione. So perfettamente che per tanti di voi è uno dei parchi più belli dell’ovest americano quindi perdonatemi per questa impopolarissima opinione.
Gli daremo mai un’altra possibilità? Chi lo sa, magari su invito dell’NPS potremmo farci un pensierino!!
Se volete saperne di più su Arches e la zona di Moab non perdetevi questi articoli, troverete tante informazioni utili:
Moab, cosa fare nella magica cittadina dello Utah
Yosemite – 3° classificato
Yosemite è in questa classifica perchè, tra tutti i parchi restanti, è quello che mi è piaciuto di meno.
Questo non vuol dire che sia brutto ma anzi, è un parco vario che merita senz’altro di essere visto. Spesso ho sentito dire che è troppo simile alle nostre dolomiti ma non è esattamente così.
Qui ad attirare l’attenzione sono soprattutto le altissime pareti rocciose, i monoliti di granito, le cascate roboanti e le sequoie giganti che creano un paesaggio da mozzare letteralmente il fiato.
Ovviamente, vista la nostra solita fortuna, nell’anno della nostra visita era chiusa l’intera sezione di Mariposa Groove, quella della Sequoie.
Il mio giudizio quindi, forse, è condizionato anche da questo.
Volete saperne di più su Yosemite? Leggete il nostro diario di viaggio!!
USA 2016: Diario di viaggio – Day 10
Ed ecco qua, con Yosemite, finisce la mia classifica TOP & FLOP dei parchi nazionali americani.
Siete d’accordo con me oppure avete opinioni completamente diverse? Fatemelo sapere nei commenti! 😀
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