Viaggiare non è mai abbastanza.

USA 2017: Diario di viaggio – Day 13

1.012

Stamattina ci svegliamo con calma, andiamo a prendere un buon caffè/the caldo in reception e mangiamo la nostra tortina. Buonissima!

Carichiamo quindi la macchina e partiamo, la destinazione di oggi è il mio “amato” Bryce Canyon, il parco che più mi aveva lasciato l’amaro in bocca nell’on the road del 2016.

Visto che di tempo ne abbiamo e il sole splende in cielo decidiamo di prendere, come da programma, la Notom Bullfrog che si congiunge poi al  Burr trail, due semplici strade sterrate molto scenografiche in alcuni punti.

Ma come? Non ne abbiamo avuto abbastanza ieri di strade sterrate? Evidentemente no!  :4_joy:

 

burr trail

 

Scolliniamo senza nessuna difficoltà e arriviamo a Boulder molto prima del previsto.

Google maps  prevedeva più di 3 ore e mezza di percorrenza mentre noi ci abbiamo messo molto meno. Che sia perché non abbiamo mai rispettato il limite di 15 miglia all’ora? Probabile.

Ci immettiamo nella famigerata UT12, definita d molti come una delle strade più belle d’America.

Lo è davvero se la si fa con un bel sole come oggi.

Proseguendo abbiamo ripetuti flashback del nostro passaggio qui poco più di un anno fa ma la strada e il paesaggio, senza grandine e pioggia, ha un aspetto completamente diverso.

C’è poco da fare, il meteo ha un impatto incredibile sulla percezione di un luogo.

Nel frattempo, in lontananza, vediamo una nuvola che diventa sempre più scura.

Chissà dov’è…. Al momento comunque non è un nostro problema, qui c’è il sole e tanto basta per rendere tutto stupendo.

 

ut12

ut12

 

Pranziamo al volo in un area di sosta e proseguiamo per la nostra meta di oggi, avvicinandoci sempre di più alla nuvola di prima.

Eh no, non possiamo essere così sfigati, quella nuvola non può essere al Bryce Canyon!

Ok la sfortuna ma trovare brutto per due anni di seguito vorrebbe proprio dire avere addosso una maledizione.

Avete mai sentito parlare della famosissima maledizione del Bryce Canyon ?! :megalol:

Arriviamo al parco, cerchiamo parcheggio e, quando finalmente lo troviamo e apriamo le portiere della macchina, il sole se ne va.

Ci viene quasi da ridere, questo parco ce l’ha proprio con noi.

Luca mi guarda serio e mi dice che quasi quasi potremmo fare un bel giro a cavallo.

Che ne dici Giò?!

Dico che adesso corro a prenotarlo, tu aspettami qui che poi io arrivo! 

Mettiamo gli scarponi e sbuchiamo nel bordo del Canyon, sembra una barzelletta ma, nemmeno lo facessimo apposta, la prima cosa che vediamo è questa: 

 

bryce canyon

 

Ma si può?! I ricordi che tornano alla mente sono talmente meravigliosi che a fatica ci tratteniamo dal rifare quel sentiero e proseguiamo per la  passeggiata in programma oggi, quella che non siamo riusciti a fare un anno fa.

 

USA 2016: Diario di viaggio – Day 6

 

Il Navajo loop combinato al Queens garden è un bel trail che permette di entrare nel canyon e camminare in mezzo ai pinnacoli che dai Viewpoint puoi solo ammirare da lontano.

Decidiamo di scendere da Sunset point e risalire da Sunrise point, in modo di avere il pezzo più duro in discesa.

Capiamo che è stata un ottima scelta quando a metà della discesa vediamo gente quasi morente affrontarla in salita. 

 

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

bryce canyon

 

Il sole fa capolino di rado e la passeggiata la facciamo quasi interamente sotto un cielo nuvoloso. A metà percorso acceleriamo, sta diventando sempre più scuro e non abbiamo voglia di farci la doccia con l’acqua piovana.

Risaliamo in macchina e lasciamo il parco, ci sistemiamo al Ruby’s inn e andiamo a fare un giretto tra i negozi che lo circondano.

Manco a dirlo, appena passato il casello di uscita del parco torna fuori il sole. Eh no, Bryce Canyon, allora dillo che ce l’hai con noi!!

Dai, almeno riusciremo a vederci un bel tramonto……

Tra una cosa e l’altra però ci attardiamo al Ruby’s Inn e partiamo alla volta del parco clamorosamente in ritardo.

I parcheggi sono stracolmi e a forza di girare come trottole finalmente  ne troviamo uno, peccato che, quando ci affacciamo sul canyon, il sole non c’è già più.

Stranamente non mi dispero e Luca è sconvolto quando gli propongo di fare uno strappo al programma del mio libretto, restare a letto domani anziché andare a vedere l’alba.

Ed qui che, con mio grande stupore, accade l’impensabile: lui, il mio mister dormiglione, che convince me ad andare a vedere l’alba.

Poi te ne pentiresti, mi dice, siamo qui, facciamo uno sforzo.

“Luca, ti devo ricordare la maledizione che ci affligge? Siamo al Bryce e TU mi convinci ad alzarmi prestissimo…vuoi che domani fulmini e saette si abbattano su di noi?”  :4_joy:

 Lui però è convinto e alla fine (per fortuna) convince anche me.

E ora via, che ci aspetta la T-bone del Ruby’s inn!

Come sempre è buonissima, ce la mangiamo di gusto e puntiamo la sveglia prestissimo.

Maledizione del Bryce Canyon, per favore, domani risparmiaci!!

 

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