Jet lag, come riuscire a combatterlo efficacemente
Il Jet Lag è l’incubo di tanti viaggiatori, il disturbo che ti sfasa completamente il ritmo del sonno facendoti svegliare ad orari improponibili, spesso nel cuore della notte.
Se attraversate più 3 fusi orari mettetevi l’anima in pace, quasi sicuramente ne soffrirete anche voi.
Fortunatamente però il jet lag sparisce quasi sempre dopo i primi giorni e, con qualche accorgimento, è possibile limitarne gli effetti in modo da non ritrovarsi stanchi morti già al secondo giorno di vacanza.
Cos’è il Jet lag?
Il jet lag è l’insieme di disturbi che colpiscono i viaggiatori che, prendendo voli intercontinentali, attraversano più di 3 fusi orari.
In Italiano la traduzione è mal di fuso o sindrome da fuso orario.
In pratica, attraversando in breve tempo tanti fusi orari, l’orologio interno che sincronizza il nostro l’organismo sull’alternarsi del giorno e della notte viene rivoluzionato.
Questo orologio interno è chiamato ritmo circadiano.
Su di esso si organizza tutta l’attività del corpo: alternanza sonno-veglia, oscillazione della temperatura, della pressione arteriosa e della secrezione di diversi ormoni.
Va da se che, quando il ritmo circadiano viene sballato, possiamo avere dei disturbi, chiamati appunto Jet Lag.
Quali sono i sintomi del Jet lag?
Il sintomo più comune è uno: sei sveglio quando dovresti dormire mentre hai sonno quando dovresti stare sveglio.
Di notte ti svegli ad orari improponibili e poi di giorno vorresti cercare un letto e dormire come se non ci fosse un domani.
E’ l’unico sintomo?
Purtroppo no.
Gli altri sintomi sono mal di testa, difficoltà di concentrazione, senso di affaticamento e anche alcuni problemi intestinali, come diarrea o costipazione.
E’ successo anche a me durante i miei viaggi negli States? Ni.
Mi svegliavo si nel cuore nella notte ma poi di giorno ero comunque attivissima, dormire era l’ultimo dei miei pensieri.
Per i problemi intestinali invece ho trovato la soluzione perfetta: le prugne della California.
Peggio verso est o verso ovest?
Per adattare il ritmo circadiano al nuovo orario si calcola che ogni giorno si dovrebbero recuperare 60 o 90 minuti rispetto alla variazione di fuso orario.
- Da est a ovest: l’adeguamento al nuovo fuso orario richiede, in giorni, circa la metà del numero di fusi orari attraversati (ore di differenza tra il fuso orario di partenza e quello di arrivo). Per esempio, cambiare il proprio fuso orario di 12 ore verso ovest, richiede circa 6 giorni di adattamento.
- Da ovest a est: in questo caso il jet lag porta a disturbi della durata, in giorni, di circa i due terzi del numero di fusi orari attraversati. Per esempio cambiare il proprio fuso orario di 12 ore verso est necessita di 9 giorni di adattamento.
Il tutto poi è estremamente soggettivo e personalmente non darei troppo peso a queste statistiche.
L’esempio lampante è Luca che, andando verso Ovest,il Jet lag lo soffre leggermente solo la prima notte.
Cosa fare per combatterlo?
Ho sofferto moltissimo il jet lag specialmente durante il mio primo viaggio negli USA, quando non avevo preso nessuna contromisura e ho continuato a svegliarmi prestissimo per più di una settimana.
Nei viaggi successivi invece, decisa a non svegliarmi più nel cuore della notte, ho provato ad adottare alcuni accorgimenti, accorgimenti che si sono rivelati molto utili.
Spostare subito le lancette dell’orologio
A partire dal mio secondo intercontinentale ho iniziato a spostare le lancette dell’orologio sul nuovo fuso già alla partenza, poco prima di salire sull’aereo.
Il mio cervello ha così iniziato ad abituarsi fin da subito al nuovo orario.
Bere un bicchiere di vino in aereo e poi farsi un sonnellino
Si, lo so che su tutte le guide in rete troverete scritto l’esatto opposto, che bere alcolici peggiora il problema.
Nel mio caso invece bere un bicchierino di vino mangiando è stato molto utile in quanto, a pasto finito, il vino mi ha aiutato a prendere sonno più facilmente sull’aereo.
Sono così arrivata a destinazione riposata e non ho sentito il bisogno di dormire una volta raggiunta la mia meta.
Non andare a dormire di giorno
Non importa se siete stanchi e non vi reggete più in piedi, di giorno dovete restare svegli.
Dormire di giorno, anche farsi un piccolo sonnellino di mezz’ora, è la cosa peggiore che possiate fare.
Non risolverete il problema ma anzi, i vostri disturbi dureranno molto più a lungo in quanto non permetterete al vostro corpo di abituarsi ai nuovi ritmi.
Andare a letto presto
Andare a letto presto vi aiuterà ad essere riposati anche se vi sveglierete nel cuore della notte.
Dormire un numero sufficiente di ore infatti è l’unica soluzione per essere attivi e pimpanti anche se siete svegli dalle tre.
Vi faccio un esempio?
Durante il mio primo on the road negli States i primi giorni mi svegliavo sempre tra le 3 e le 5 del mattino. Di sera però andavo a letto verso le 9 perciò le mie ore di sonno erano comunque sufficienti a farmi stare bene il giorno dopo, senza essere uno zombie.
PS: andare a letto alle 9 non è una cosa strana nell’ovest americano, è la normalità dato che non c’è molto da fare. Ho specificato per evitare che mi prendiate per pazza 😀
Assumere la Melatonina
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, una ghiandola posta alla base del cervello.
Ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia ed è per questo che, gli integratori a base di melatonina, sono i più consigliati in caso di insonnia o quando il nostro corpo da solo fa fatica a regolare il proprio ritmo del sonno.
E’ per questo che la melatonina è uno dei rimedi più efficaci per combattere il Jet Lag.
Ha pochissime controindicazioni ma, per essere sicuri, vi consiglio di chiedere al vostro medico: anche se non è un vero e proprio medicinale con la salute non si scherza quindi meglio andare sul sicuro.
Io l’ho presa negli ultimi due viaggi e mi sono trovata benissimo.
Non ho comunque dormito 8 ore filate ma per lo meno, quando mi svegliavo i primi giorni, riuscivo a riprendere sonno abbastanza facilmente, svegliandomi poi definitivamente alle 5-6 e non più alle 3-4.
Un bel miglioramento no?
Il Jet Lag rovina la vacanza?
Assolutamente no!
Non posso parlare per tutti ovviamente ma nel mio caso, nonostante le 9 ore di fuso orario, non l’ha fatto per niente. Vi basterà seguire i consigli che vi ho suggerito qui sopra e tutto andrà per il meglio.
In ogni caso i disturbi durano pochi giorni quindi portate pazienza e vedrete che tutto tornerà alla normalità: vi sveglierete ogni giorno sempre un pochino più tardi finchè riprenderete a dormire normalmente.
Quest’anno andrò in Africa e, per la prima volta dopo 3 anni, non avrò nessun problema di jet lag visto che la Namibia ha il nostro stesso orario.
Sentirò la mancanza del jet lag?
Proprio no, l’unica cosa a non mancarmi degli States sarà proprio quello. 😀
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