Viaggiare non è mai abbastanza.

USA 2016: Diario di viaggio – Day 10

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Oggi si fa colazione con la cioccolata , non c’è la solita macchinetta del caffè e io ho voglia di una bevanda calda.

Quindi, appena  suona la sveglia, mi alzo e chiedo al dormiglione se ne vuole una anche lui. Biascica qualcosa che assomiglia molto ad un no grazie e quando torno lo trovo stranamente già alzato. 

Indovinate cosa sta facendo?! Ma guardando fuori dalla finestra, ovvio!!  

Di orsi però nemmeno l’ombra quindi dopo la colazione carichiamo la macchina e partiamo alla volta di Yosemite.

A Lee Vining ci fermiamo a fare benzina e a prendere la roba per i panini da fare a pranzo, non siamo troppo convinti che la pizza di ieri sera sia ancora commestibile.

Imbocchiamo  la Tioga Road e devo essere sincera… questa strada ci ha un po’ deluso, l’abbiamo trovata una normalissima strada di montagna. Sarà che siamo abituati alle nostre dolomiti ma avevo letto commenti entusiastici e invece noi non ne siamo rimasti così colpiti.

Abbiamo trovato bellissimo invece il lago Tenaya, ma che colori ha?!

Al lago facciamo 2 soste, la prima in mezzo un gruppo di Italiani arrivati col solito bus turistico, la seconda, più avanti, dove ci siamo solo noi. Serve che dica qual è stata la migliore?

  

yosemite lago

lake tenaya

 

Dopo un po’ risaliamo in macchina e poco più avanti ci fermiamo dall’altro lato del lago, secondo noi quello più bello.

Il sole va e viene ed è incredibile vedere come la stessa inquadratura cambi con o senza.

 

yosemite lago tenaya

 

Continuiamo la nostra passeggiata, qui c’è una tranquillità assoluta, siamo soli ed è bellissimo!

Non faccio neanche in tempo a pensarlo che la quiete viene interrotta da una stonatissima canzone in tedesco. Ci guardiamo intorno per capire da dove venga e la scena che vediamo è agghiacciante, in tutti i sensi.

Una vecchietta tedesca è entrata nell’acqua gelida munita di salvagente gigante e cuffia trasparente da doccia, le manca solo l’affare per grattarsi la schiena.

La vediamo che si sistema sul salvagente, sedere e gambe a mollo, e si lascia trasportare dal lago cantando a squarciagola. Quasi dobbiamo tapparci le orecchie da quanto è stonata. 

Una scena esilarante, che ci fa fare 4 risate e, facendoci divertire, ci fa apprezzare ancora di più questo bel laghetto.

 

lago yosemite

lago tenaya yosemite

yosemite lake

 

Siamo quasi tristi di abbandonare questo luogo magico ma, visto che non possiamo piantare una tendina e stabilirci qua, risaliamo in macchina e proseguiamo fino a Olmstead Point.

 

yosemite olmstead point

yosemite olmstead

yosemite tioga road

 

Che bella vista!! E sarà solo la prima delle tante che vedremo qui a Yosemite, ora ci aspettano Tunnel View e Glacier point.

 

yosemite tunnel view

 

Dopo la sosta a tunnel View, dove siamo letteralmente circondati dai cinesi arrivati col trenino, ci dirigiamo a Glacier point e lungo la strada per raggiungerlo vediamo un ragazzino che sta scendendo a tutta velocità con lo skate.

Sembra uno snowboard su una pista da sci e occupa un intera corsia. Giusto “leggermente” pericoloso.

Arriviamo e fatichiamo a trovare posto. Non oso immaginare quanta gente ci sia qui al tramonto!!

Ho urgenza di andare in bagno quindi Luca mi scarica davanti e va a cercare parcheggio. Ricordate cosa dicevo qualche puntata fa sulla pulizia dei bagni americani?! Ecco, me la rimangio.

Sono in fila e vedo uscire facce schifate, alcuni prima di me addirittura rinunciano.  Quando arriva il mio turno inorridisco, è  una cosa nauseabonda ma l’alternativa non c’è quindi mi tappo il naso e sopporto. Nel frattempo è arrivato Luca che vedendo la mia faccia decide di tenersela.

 Ok, rettifico, non tutti i bagni americani sono candidi e puliti, soprattutto non quelli di Yosemite!

Arriviamo al View point e…. wow!!

Lo so che sto inflazionando questa parola, ma in questo viaggio è impossibile non farlo.

Glacier point è impressionante e rende molto più dal vivo che in foto. 

 

yosemite glacier point

tramonto glacier point

yosemite

yosemite glacier point

 

Sono le 14.30, la pancia inizia a brontolare insistentemente, perciò torniamo in macchina e decidiamo di andare a mangiare la nostra pizza a Washburn point, che è poco distante.

Stiamo per salire quando sentiamo una signora urlare. Spaventati ci giriamo, ci sarà mica un orso?!

E invece no, la vediamo sconvolta e intenta a fare una specie di balletto per evitare qualcosa. Cosa sarà mai questo animale pericolosissimo? Un’ape.

Ok, ci dispiace per lei ma non possiamo proprio fare a meno di ridere. E non siamo gli unici, anche il marito è piegato da quanto sta ridendo.  Purtroppo ancora non lo sappiamo ma il karma ci si rivolterà contro. 

Arriviamo a Washburn point e scendiamo gagliardi dalla macchina con la scatola della pizza in mano.

Ci sediamo sulla staccionata e iniziamo a mangiarla, incredibile, è ancora buona!!

Siamo quasi alla fine della prima fetta quando sentiamo un ronzio affianco a noi. Api. Vabbè, cosa sarà mai per qualche apetta?! Il problema è che continuano ad aumentare e un uccello nero e enorme è planato minaccioso un po’ troppo vicino a noi.

Inizia a saltellare venendoci sempre più vicino, noi ci guardiamo e ci diciamo che forse è il caso di allontanarci.

Prendiamo la pizza e andiamo verso la macchina a passo sostenuto ma l’uccello malefico inizia a venirci dietro sempre più velocemente.

Io ho in mano il cibo e lui ha un becco talmente grande che potrebbe staccarmela sta mano quindi ben presto il mio passo sostenuto diventa una corsa.

Riesco a chiudere la portiera appena in tempo ma vi assicuro che c’ è mancato poco che, presa dal panico, buttassi la pizza per aria per non essere arpionata dall’uccellacio.

Nel frattempo Luca è inseguito dalle api e anche lui riesce a pelo a salire in macchina. 

Il pennuto è ancora appoggiato sulla macchina affianco e sembra quasi guardare la pizza con aria famelica ma la nostra fuga ha avuto successo, siamo salvi!

Finiamo la nostra pizza chiusi in auto facendo la sauna, aprire il finestrino è impossibile  a causa delle api che stazionano li fuori.

Di sicuro questo pranzo allo Yosemite lo ricorderemo per molto, molto tempo!! 

Ci facciamo coraggio e scendiamo dalla macchina, sia il pennuto che le api sembrano essersene andati e noi riusciamo finalmente a goderci il panorama.

Tra una cosa e l’altra si sta facendo tardi ed è ora di andare a vedere un altro view point, Valley View.

Ci rimettiamo in marcia e prendiamo uno degli spaventi più grandi di tutta la vacanza.

Un altro ragazzo con lo skate sta facendo il giochino di prima ma in curva perde il controllo dello skate e ci schiva di non più di 3 centimetri. 

Ce lo siamo visto addosso e in quella frazione di secondo nelle nostre teste è passato il film di ciò che questo avrebbe comportato.

Restiamo ammutoliti per qualche minuto….questa volta abbiamo davvero temuto il peggio!!

Dopo un po’ ci diciamo che tutto è bene quel che finisce bene quindi non ci pensiamo più e ci dirigiamo verso Valley View. O meglio, tentiamo di dirigerci. Stupiti ci ritroviamo all’uscita del parco e di questo fantomatico Valley View nemmeno l’ombra.

Chiediamo alla Ranger che ci dice che è circa 5 miglia più indietro.

Torniamo sui nostri passi ma ancora non riusciamo a trovarlo. Ma dov’è?! Rifacciamo il giro per l’ennesima volta ed eccolo li, finalmente!! Arrivando dal glacier point non ci si passa davanti, ecco perché l’avevamo mancato.

 

valley view yosemite

 

E’ arrivato il momento di andare allo Yosemite village e, passando vicino al parcheggio dove avremmo dovuto parcheggiare per fare il trail previsto, un po’ mi intristisco.

Luca però, per fortuna,  con qualche battuta riesce subito a tirarmi su il morale.  Niente, le Vernal e le Nevada Falls dovrò accontentarmi di averle viste solo così. Direi che comunque non è male per niente. 

 cascate yosemite

 

Facciamo il check in allo Yosemite lodge. Il posto è molto carino, come sempre siamo posizionati nell’ultimo complesso, e la camera è molto grande. Di sicuro non vale il prezzo pagato ma non avevamo alternative volendo dormire nel parco (Pensavamo di fare il trail il pomeriggio).

Facciamo un giretto e incontriamo qualche animaletto molto amichevole.  

 

yosemite scoiattoli

 

Per cena vogliamo mangiare qualcosa al ristorante ma i prezzi folli ci fanno cambiare idea. Abbiamo pane e salame comprati stamattina, stasera ci facciamo andare bene i panini.

Poi, giusto per uscire un po’, andiamo a bere qualcosa al bar dell’hotel dove mi scolo 3 coche. Ho già detto che questo free refil mi piace un sacco?!  

E adesso a nanna, domani mattina si parte prestissimo per San Francisco visto che hanno pensato bene di chiudere Mariposa Groove proprio quest’anno.

Che poi, proprio l’anno del centenario dovevano farli questi maledetti lavori?! 

Buonanotte Yosemite!!

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